Note al capitolo

Autore/data: Ida59 – 10/5/13
Beta-reader:nessuno
Tipologia:flash fic
Rating:per tutti
Genere:introspettivo, romantico
Personaggi: Severus e Personaggio originale
Pairing: Severus/Personaggio originale
Epoca: Post 7° anno
Avvertimenti:AU
Riassunto: Sarebbe bastato solo un po’ d’amore e di comprensione…
Parole/pagine: 338 / 1
Nota:Storia scritta per i compiti dell’Aula di scrittura(congiuntivo passato: uso degli ausiliari essere e avere) del Forum “Il Calderone di Severus”.

Sarebbe bastato solo…

 
Ti osservo in silenzio, austera figura ammantata d’oscurità: mi volgi le spalle, stagliata nell’oro del tramonto, ancora inconsapevole della mia presenza.
Che tu abbia avuto[1] una vita molto triste e densa di sofferenza è una tragica realtà ormai da tutti conosciuta.
Che tu sia sempre stato[2] solo e odiato da tutti è il risultato della maschera che hai voluto indossare davanti al mondo, cercando la punizione per le tue colpe.
Che tu non sia mai riuscito[3] a perdonarti ed abbia così continuato[4] a punirti, giorno dopo giorno, per lunghi anni, nelle tenebre fredde e oscure del tuo sotterraneo, rinunciando a vivere, è qualcosa che mi stringe il cuore e riempie di lacrime i miei occhi: come è possibile che nessuno abbia mai compreso[5] lo straziante dolore che affliggeva i tuoi occhi neri, che nessuno sia mai andato[6] oltre la sgradevole apparenza che mostravi al mondo?
Sarebbe bastato solo un po’ d’amore e di comprensione: l’amore che Lily non ti ha dato; la comprensione che Silente, manovratore d’anime, non poteva darti.
Hai avvertito la mia presenza e ti volti piano a guardarmi, il mantello nero che oscilla elegante alle tue spalle.
Quell’amore e comprensione esistono, Severus, sono qui, davanti a te, per il tuo cuore che ancora non crede di meritarlo, per i tuoi occhi neri, specchio di un’anima che ho imparato a conoscere nella sua atroce sofferenza.
Dischiudi appena le labbra e sospiri, ancora esitante, fissando il mio sorriso colmo d’amore.
So che il tuo cuore ancora trema, incapace di abbandonarsi al sogno: ti tendo le mani pronunciando con appassionata intensità il tuo dolce nome e mi avvicino a te.
Ed ecco, l’incanto si compie: i tuoi occhi neri scintillano, pieni di luce nel volto pallido, e sulle tue labbra sottili nasce il sorriso mentre mi stringi le mani accettando alfine il mio amore.
 


Note di fine capitolo

[1] Avere ausiliario di se stesso. 

[2]Essere ausiliario di se stesso.

[3]Riflessivo, quindi richiede l’essere.

[4]Un'azione continuata nel tempo, quindi richiede avere.

[5]Un semplice transitivo, quindi si usa avere.

[6]È intransitivo quindi si usa essere.

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