Note al capitolo

Ciao
a tutti!! Questa è la mia prima ff... Spero di non essere un completo disastro... ^^

In una fredda sera di inverno, un uomo camminava frettolosamente sotto la debole luce dei lampioni. Era di nuovo in ritardo ma i suoi amici avrebbero capito, lui era cambiato ma non così tanto dall'astenersi dalla dolce compagnia femminile che ogni sera cambiava puntualmente. L'uomo si ritrovò a sorridere pensando alla parola "amici" e al fatto di "essere cambiato". Se solo tre anni e mezzo prima gli avessero detto che, in un futuro non troppo lontano, avesse avuto degli amici veri e fidati e che sarebbe cambiato in meglio, si sarebbe fatto ricoverare di sua spontanea volontà al San Mungo e con urgenza.
Invece Draco Malfoy era davvero cambiato e aveva davvero degli amici veri e fidati; primo, il più inaspettato ma il più importante, era il famosissimo Harry Potter, che aveva odiato profondamente per sette lunghi anni ma che adesso era diventato la sua famiglia, con sua moglie Ginny e con la loro schiera di bambini, Albus Severus, James e Lily, che lo chiamavano affettuosamente "zio Draco" e di cui era padrino, secondo ma non meno importante vi era sempre e comunque il caro Blaise con sua moglie Pansy e i loro cari figlioletti Helen e Matt e infine anche Neville con sua moglie Luna che era incinta di due gemelline o due gemellini di cui non era ancora dato sapere né il nome né il sesso, senza poi però dimenticare tutto il resto dell'Ordine della Fenice del quale faceva parte da ormai tre anni e mezzo appunto.
Il principe delle Serpi era passato dalla parte dei buoni poco prima di vedere brutalmente uccidere sua madre Narcissa da quello schifoso bastardo di suo padre che per fortuna da tre anni era rinchiuso in una cella di massima sicurezza ad Azkaban, sorvegliato da cinque Dissennatori. Il biondo aveva sempre avuto pregiudizi verso Babbani e Mezzosangue ma da quello, a scatenare ogni settimana una carneficina per sostenere i propri ideali era davvero troppo e quando Lucius Malfoy scoprì che il suo unico figlio, destinato a servire anch'esso il Signore Oscuro e disegnato come suo successore, stava collaborando con l'Ordine e con il Bambino sopravvissuto, uccise senza pietà l'unica persona che avesse cercato di dargli affetto, rafforzando in Draco la convinzione che fosse solo un pazzo maniaco e dandogli ulteriore motivo di trovare un modo per distruggere tutto il male che affliggeva il Mondo Magico.
Mezzosangue... A Draco Malfoy tornò alla mente Hermione Jane Granger, di cui si erano perse le tracce tre mesi prima della fine del settimo anno. Non sapeva il motivo e certo Harry non gli raccontava nulla, erano diventati ottimi amici ma di quella ragazza nessuno voleva mai parlare, così come di Ronald Weasley che nessuno mai nominava, tanto i signori Weasley, ma che si sapeva era diventato un buon portiere di una fortissima squadra straniera.

*FLASHBACK*
Draco Malfoy si guarva intorno, morte e distruzione regnavano sovrane. Vide volti familiari con cui aveva vissuto per ben sei mesi a Grimmuld Place, il quartier generale dell'Ordine, riversi a terra senza vita. Doveva finire quello schifo, doveva finire tutta quella sofferenza, ma sopra ogni cosa dovevano finire loro: suo padre Lucius Malfoy e quello schifoso di Voldemort.
"Sectusempra!" gridò il biondo in direzione del padre che rimase immobile per terra, apparentemente morto, ma purtroppo non lo era, per quanto fosse un Malfoy quello era sempre suo padre. Draco vide Harry lottare contro due Mangiamorte contemporaneamente, ma sapeva benissimo che doveva fargli risparmiare le forze per Voldemort e per porre fine a tutto.
"Avada Kedavra!" il biondo, uccidendo Nott senior diede il permesso a Harry di lanciarsi verso il Signore Oscuro poi uccidendo anche l'altro Mangiamorte, si girò verso il suo amico Blaise Zabini.
"Draco schiantami!" chiese il moro con cui faceva finta di intrattenere un discorso tra Auror e Mangiamorte.
"Ma cosa dici Blaise?" chiese stupito Draco.
"Qui iniziano a chiedersi perché non lancio Maledizioni senza Perdono, se mi schianti non sarò obbligato a fare del male ai nostri!" disse l'ex Serpeverde all'amico di sempre.
Detto fatto. Draco schiantò l'amico, che era la loro spia all'interno del covo del nemico.
Corse verso Harry che intratteneva la sua danza di morte con Tom Riddle cercando di eliminare tutti i nimeci che gli si avvicinavano, e poi tutto finì. Harry in stremato aveva finalmente ucciso quel pazzo, era tutto finito. Proprio lui, Draco Malfoy andò a sostenere Potter e le poche parole che si scambairono rimasero in lui come un marchio.
"Malfoy" disse senza forze Harry.
"Potter, non sprecare fiato! Parleremo quando ti sarai ripreso!"
"Ti devi riprendere anche tu. Ma comunque grazie. Questo è successo anche con il tuo aiuto, quello di Blaise e quello di Pansy"
"Sai Potter, mi sembri cambiato! Sei più simpatico!" cercò di scherzare Draco, non voleva che chiudesse gli occhi, doveva cercare di tenerlo sveglio finché non fosse arrivato un Medimago che lo avesse portato via.
"Non sono cambiato, stai imparando a conoscermi. E comunque io per gli amici sono Harry" disse infine.
"E io invece sono Draco".
*FINE FLASHBACK*

E così Malfuretto e lo Sfregiato, come ancora si chiamavano anche se ormai in modo fraterno, erano diventati amici, grandi amici. Vivevano tutti al Quartier Generale dell'Ordine, ma presto si sarebbero trasferiti tutti a Malfoy Manor, dato che finalmente era rientrato in possesso di tutti i beni della sua famiglia, perchè Grimmuld Place ormai era diventata troppo piccola per tutte quelle persone, soprattutto per ben cinque piccoli maghetti che presto sarebbero diventati sette.
Guardò l'orologio. Adesso era davvero in ritardo per la cena.
Si sarebbe potuto comodamente smaterializzare ma voleva camminare un pò, camminare lo faceva pensare e ultimamente lo faceva spesso.
Draco respirò l'aria fredda.
Aria nuova. Aria felice. Aria di libertà.
Libertà. Non era mai stato davvero libero. Ma adesso pensava alla sua nuova famiglia o meglio alla sua prima e vera famiglia e si sentì libero. Anche se sapeva benissimo che ancora qualcosa mancava nella sua vita.
I suoi acuti sensi di Auror colsero un flebile movimento vicino ad un cespuglio passando accanto al giardino di una delle case che circondavano il Quartier Generale.
Sapeva di non esserselo immaginato e decise di fermarsi.
Un altro movimento. Questa volta maggiormente percettibile. La bacchetta già in pugno e lo schiantesimo già sulle labbra pronto a colpire ma...
"Ti prego... A-aiu-tami..."

Note di fine capitolo

Vi
prego recensite... So che adesso è ancora poco ma andando aventi spero
davvero che possiate darmi una mano... Grazie a tutti!!

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