Hogwarts, Sala Comune di Serpeverde
2 Ottobre, ore 23.00
 
Cara Lupe,
Spero che il Ministero non ti abbia fermata e che tu sia ben nascosta da qualche parte.  Magari sei riuscita  a ritrovare gli altri e in questo momento Remedios ti sta raccontando una delle sue storie mentre te ne stai al calduccio dentro la zucca.  Se invece non è così, mi raccomando stai bene attenta, non farti prendere per nessuna ragione al mondo e soprattutto non dire mai ad anima viva che hai tredici anni. Mettiti il rossetto, piuttosto, e un po’ di ovatta dentro al petto - come faceva Amelie prima di andare in scena, ti ricordi?  L’importante è che dimostri almeno diciassette anni così penseranno che sei maggiorenne e a nessuno verrà in mente di mandarti a scuola.
Questa faccenda dell’istruzione, Lupe, non mi va per niente a genio.  Sono in un posto orribile, non hai idea di quanto mi manchiate tutti quanti! La scorsa notte non ho fatto altro che piangere ma ho spiaccicato ben bene la faccia sul cuscino per non farmi sentire dalle mie compagne di stanza. Ci manca solo che pensino che sono una piagnona. Già mi guardano come se fossi una selvaggia e mi chiamano “Elfa Domestica”.  Solo perché sono alta quaranta centimetri e da adulta al massimo arriverò a cinquanta! Io gli ho spiegato che non sono un’Elfa ma una Tineduin e che siamo così bassi perché, proprio come gli Elfi, anche noi apparteniamo al Piccolo Popolo o Popolo dei Faerie.  Scommetto che non sapevano nemmeno di cosa stessi parlando, proprio loro che mi trattano come una povera ignorante! Vagli a spiegare che i Tineduin sono una stirpe antichissima di piccoli uomini e che i nostri progenitori si dice siano nati dalle uova del Drago Ech. Non per niente ci chiamano i Figli del Drago e le fiamme non ci bruciano. “Be’, si vede allora che ti studieremo al corso di Cura delle Creature Magiche, appena dopo i Vermicoli, Elfa Domestica!” Ha commentato quella Pansy Parkinson, una delle peggiori. E ancora con questa Elfa Domestica! Ma poi spiegami, Lupe, anche se fossi un’Elfa, cosa ci sarebbe di male! Wiwie e Ramir non sono forse i musicisti più bravi che conosciamo? E loro, prima di ricevere i vestiti, erano proprio Elfi Domestici! Guarda, non ci ho visto più e così ho detto a quella Pansy Parkinson che gli Elfi furono, un tempo, un popolo grande e nobile e che probabilmente lo sarebbero ancora oggi se i suoi antenati umani non li avessero ridotti all’abbrutimento e alla schiavitù. Per tutta risposta Pansy mi ha presa di peso, e mentre mi divincolavo e mordevo, mi ha messa a testa in giù.
- Ripeti adesso cosa pensi dei tuoi fratelli Elfi!-  Ha sghignazzato.
- Che sono un grande popolo!- Ho gridato –Sono capaci di una musica divina e sono una stirpe di grandi maghi. La maggior parte degli incantesimi che usiamo ancora oggi li hanno inventati proprio loro moltissimi anni fa –
- Ma senti senti! – ha riso sprezzante – Adesso anche le pulci parlano!-
Ha tirato fuori la bacchetta, mi ha lanciato contro una fattura  e mi ha scaraventata sulla cima del’armadio. Poi, tra  i gridolini eccitati delle sue amiche ha ridacchiato “Adesso voglio proprio vedere come scendi da lì, lillipuziana!”.
Certo che è proprio stupida! Eppure lo sapeva che fino alla scorsa settimana lavoravo nel Circo del signor Svidrigailov e facevo l’acrobata.  Figurati se due metri di armadio sono un problema per me che ero abituata a lanciarmi dalla cima del cilindro di Bor che sarà alto a dir poco venti piedi!
Ho sospirato con commiserazione e con tre salti mortali sono scesa elegantemente a terra. Lupe mia, avresti dovuto vedere le loro facce! Pansy Parkinson ha serrato le labbra, furibonda “Me la pagherai, piccolo ibrido!”
Sono sicura che cercherà il modo di mantenere la promessa. E’ proprio una prepotente questa Pansy. Pensa che insieme a due delle sue amiche, tutti i giorni chiude Asteria Greengrass, una ragazzina del primo anno, nell’armadio di qualche aula, oppure nel bagno. E tra le aguzzine c’è anche Daphne Greengrass, la sorella di Asteria, ti rendi conto? Questa Asteria, poverina, sembra una ragazzina molto timida. Sta sempre col naso nei libri e parla pochissimo.
Questo per dirti con che razza di gentaglia devo avere a che fare. Sono sicura che se Tom l’avesse saputo, non avrebbe mai lasciato che mi portassero qui. Non avrebbe mai firmato quelle carte e piuttosto avrebbe lanciato una bella fattura contro gli agenti del Ministero, anche contro gli Auror, se fosse stato necessario. Mentre mi portavano via e ci allontanavamo si è trasformato il naso in tutti i modi che mi facevano più ridere. Mi manca tanto. Mi mancate tutti tanto. Tu, Bor, Remedios, Il signor Svidrigailov, Wiwie e Ramir, Indira, Sahid.
Sento dei rumori, Lupe, ti lascio perché si è fatto molto tardi e non dovrei essere ancora  alzata  a scriverti.
 
Buona notte, ti abbraccio stretta
 
Tua Fanie
 
Hogwarts, lezione di Storia
 Della Magia
 3 Ottobre, ore 12.00
 
Cara Lupe, eccomi qui. Approfitto dell’ora del Signor Ruf per continuare a scriverti, tanto lui non si accorge di nulla. Pensa che è un fantasma e che dicono sia morto proprio mentre faceva lezione, senza nemmeno rendersene conto! Ce n’è di gente strana qui… e poi si parla di noi del circo!
Tra una svampita alcolizzata di sherry che sostiene di predire il futuro con i fondi del caffè, una vecchia zitella che mi guarda come se dovesse rieducare una povera orfanella e un losco figuro vestito di nero che non ride neanche a pagarlo, non si sa chi è peggio. Il losco figuro tra l’altro è il Direttore della mia Casa e questo vuol dire che per qualsiasi problema, richiesta o comunicazione devo fare riferimento a lui. Pensa che allegria! Credo trovi insopportabile che io sia nella sua Casa e ancora di più nella sua classe. I nostri rapporti sono iniziati e finiti più o meno così:
- Quali pozioni sai distillare?
- Nessuna, signore. Non ho mai distillato una pozione.
Silenzio.
- E allora cosa ci fai al terzo anno?
- Non saprei… il Preside ha detto che conoscevo incantesimi piuttosto avanzati per la mia età mentre di alcune materie non sapevo nulla e che quindi era molto diffcile classificarmi. Così secondo lui l’importante era che stessi con i miei coetanei. –
Silenzio
-  Sa… al circo avevamo Hector, un grande trasfiguratore, mi ha insegnato molte cose. Con Remedios ho imparato a leggere le carte e anche il Signor Svidrigailov … -
-  Sì sì, basta così. Non vorrai andare oltre con questi ridicoli personaggi. Vai al posto adesso. –
E da allora mi ignora e finge che io non ci sia. Anche quando controlla la pozione a tutti, di fronte al mio calderone passa oltre come se non lo vedesse.  E così pure ieri notte, quando mi ha trovata nella Sala Comune che scrivevo a te, mi ha solo detto con voce atona “Cosa ci fai ancora alzata? Dieci punti in meno per Serpeverde, fila nel dormitorio. “
Mary Jane Parker dice che è normale e che prima o poi gli passerà. Dice che probabilmente non ce l’ha con me ma con il Preside e che se ho bisogno di aiuto in pozioni posso chiedere a lei. Mary Jane è una ragazza del settimo anno molto simpatica. E’ anche bravissima e non solo in pozioni. E’ stata molto gentile ad offrirmi il suo aiuto ma non credo che mi servirà. Non ho alcuna intenzione di rimanere qui una settimana di più. Ho scritto una lettera anche a Tom per spiegargli che quelli del Ministero ci hanno mentito, che non me ne verrà nulla di buono a marcire qui dentro per altri cinque anni. Sono sicura che già domani sarà qui a prendermi e se non verrà lui lo farà Bor. Voglio proprio vedere la faccia di Pansy Parkinson quando mi vedrà andare via sulla testa di un Gigante! Chissà, magari questa lettera te la consegnerò a mano tra qualche giorno!
 
Ora vado perché la lezione è finita
A tra poco
Fanie
 
 
3 Ottobre, ore  20.00,
Sala Comune di Serpeverde
 
Draco Malfoy è proprio un ignorante senza cervello! Dice che i Giganti sono una razza inferiore e che sono stupidi. Dovrebbe conoscere Bor, allora, che non solo ha imparato a parlare l’inglese quasi correttamente ma ha anche ascoltato tutti i classici della letteratura russa e francese di fine ottocento che gli abbiamo letto io e te. Ti ricordi come si era commosso per Anna Karenina? Non riusciva più a smettere di piangere tanto che stava inondando il tendone! Certamente è più sensibile di Draco. Ora ti chiederai contro chi io stia inveendo adesso. Draco Malfoy è un altro ragazzo del mio anno, insopportabile quasi quanto Pansy Parkinson. Non c’è da stupirsi che a lei piaccia da morire. Dovresti vederla! E’ una vipera con chiunque mentre con lui è tutta zucchero e miele.  Roba da vomito.  Draco dice che è una vergogna che una come me sia stata smistata nella Casa di Serpeverde. “Una specie di Elfa Domestica vissuta con gli zingari!”.  E questo perché si pensa che nella mia Casa ci siano principalmente maghi di alto lignaggio e discendenti di stirpi molto antiche. Mary Jane dice che non è del tutto vero, che lei per esempio viene da una famiglia normalissima. Poi però ci ha pensato un attimo e ha detto ridendo che in effetti sua nonna Azita si è sempre vantata di discendere da una nobile stirpe di maghi persiani, ma nessuno dei nipoti le aveva mai dato troppo credito.
Io invece penso che non sia un caso che io sia capitata a Serpeverde. Ti ricordi quando Remedios ci ha letto le carte? A te aveva detto che nelle tue vene scorreva sangue gitano d’Andalusia e a me che ero una piccola pricipessa Tineduin, forse l’ultima rimasta della Stirpe Reale. Avrei proprio voluto dirglielo a quell’arrogante di Draco Malfoy. Ma lui sostiene persino che non è vero che i Tineduin sono i figli del drago e che sono solo fenomeni da baraccone perché puoi dare loro fuoco senza bruciarli. E poi ha cominciato a dire che in ogni caso non dovrei andare tanto fiera di essere cresciuta nel circo del signor Svidrigailov, un poco di buono che è stato arrestato per aver dato rifugio a un assassino ricercato come Sirius Black.
Io gli ho gridato che è un bugiardo e che non può essere vero, che il Signor Svidrigailov è una persona molto per bene e non farebbe male una mosca. Allora Daphne Greengrass mi ha allungato una copia della Gazzetta del Profeta di oggi e ho letto “ Condannato Ivan  Ippolitovich Svidrigailov detto Vanija, direttore del piccolo circo Svidrigailov and Co., per aver nascosto e aiutato l’evaso Sirius Black. Si sta ancora facendo luce sulla corresponsabilità del resto della compagnia…”. Non potevo crederci, Lupe. Sulle prime ho cominciato a mormorare “Non è un piccolo circo il nostro, non saremo grandi come  il Kloizmer Circus ma abbiamo persino un Drago di piccola taglia fra i nostri animali e tre ippogrifi…” Poi ho cominciato a realizzare. Ecco perché gli Auror hanno fatto irruzione, qualche settimana fa, dopo l’ultimo spettacolo. Non certo perché utilizzavamo delle Zucche trasformate abusivamente in carrozze, come avevo pensato. E nemmeno per via del Drago non autorizzato. Ho riletto la notizia mille volte, Lupe, ma davvero mi rifiuto di crederci. Deve esserci stato assolutamente un errore. Tanto per cominciare come avremmo fatto a non accorgercene? L’avremmo visto, non credi? Vivevamo tutti insieme! E poi il Signor Svidrigailov… il nostro Vanija, quello che mi ha presa con lui quando ero un’orfanella! Devono averlo incastrato, Lupe. A maggior ragione penso di non poter rimanere qui ancora per molto. Devo scappare e cercare il modo di aiutarlo.
Ti aggiornerò al più presto sugli sviluppi
 
Un abbraccio forte
Tua Fanie

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