Mi riposavo sulla panchina del lago. Assaporavo quei istanti, da sola. C'era uno splendido sole caldo che illuminava tutto il parco. Ma c'era qualcosa di strano. Sentivo che mi mancava qualcosa, non sentivo alcun battito dal cuore e mi sentivo osservata.
Mi guardai intorno per capire che stava succedendo e, nascosto dietro un albero ecco, che con il suo passo elegante, il suo sorriso smagliante e gli occhi che brillavano, arrivò Scorpius Malfoy.
- Malfoy! - esclamai, balzando in piedi, stordita e imbarazzata.
- Per favore, chiamami Scorpius - chiese cortesemente con la sua voce suadente.
- Fa lo stesso. Che ci fai qui? - domandai un po' agitata ed emozionata. Scesi verso la riva, per guardare in alto, verso il lago. Sopraggiunse Scorpius che mi cinse la vita e mi baciò a fior di labbra il lato del collo.
I brividi per l'eccitazione percorsero ogni parte del corpo. Mi voltai e lo baciai e con ardore, rispose al bacio.
Finito di pomiciare, ci abbracciammo e mi sussurrò all'orecchio: - Accetta il mio amore, ti prego. Ho paura di impazzire. Sono anni che ti desidero, dal primo momento che ti ho vista. Ti prego stammi vicina. Voglio sentire ogni giorno il profumo della tua pelle. Ti prego, amami.
E sentii il cuore che mi restituiva i battiti.
Spalancai gli occhi, colpita da un raggio di luce a seguito di uno strato di polvere. Era sabato. E tutto era un sogno. Un sogno troppo bello per essere vero.
Guardai l'orologio che segnava le dieci passate. Mi alzai e mi stiracchiai. Andai in bagno e mi sciacquai il viso e con il viso ancora bagnato mi guardai allo specchio.
Avevo la forma del viso di mia madre, pallido, i capelli lunghi, castani e mossi, gli occhi azzurri come quello di mio padre, il naso lungo sempre come mio padre e il sorriso dolce di mia madre.
In quel momento qualcuno bussò alla mia porta.
- Avanti! - sussurrai un po' sorpresa. Entrò una Lily sconvolta, gli occhi spalancati, incredula.
- Lily? - chiesi un po' incerta.
- Non hai idea di chi ti sta cercando! - esclamò Lily tra l'eccitazione e la preoccupazione.
- Chi? - domandai sempre più ansiosa.
- Scorpius Malfoy! - mormorò. E svenni.

 

*

 

Schiusi gli occhi piano, vedendo tutto sfocato. Vidi una figura alta su un muro bianco. Non appena fui in grado di distinguere la forma, mi trovai di fronte ad uno Scorpius Malfoy molto preoccupato dentro all'infermieria.
- Tutto bene? - domandò lui, facendo lunghi passi lenti verso il mio letto.
- Non saprei - risposi semplicemente: - Come mai sei così preoccupato?
Lui sorrise divertito: - Beh, se una ragazza sviene quando sono dietro la porta della sua camera.
Spalancai gli occhi incredula: - E come hai fatto ad entrare?
- Tua cugina Lily mi ha fatto entrare nella Sala Comune e mi ha fatto attendere fuori. Volevo parlarti - spiegò con estrema calma.
Cadde un silenzio imbarazzato. Avevo paura di sapere cosa voleva dirmi. Ma Madama Chips, con il suo solito tempismo, arrivo e mi pose una pozione sul comodino.
- Hai avuto solo un collasso, ma preferisco tenerti sotto controllo ancora per una notte. Nel frattempo beviti questa pozione - concluse Madama Chips distrattamente: - Ah, niente emozioni forti, giovine!
Eh già, perché non mi ero resa conto di quanto Scorpius si era avvicinato. Aveva messo la mano sopra la mia, che era distesa lungo il mio fianco e l'accarezzava. Il viso era pericolosamente vicino al mio. Resami conto dell'errore, divenni paonazza e Scorpius si allontanò lentamente, anche a malavoglia.
Si alzò e lentamente dirigendosi verso la porta, mi fece l'occhiolino e promise: - Ci vediamo presto.
E uscì dalla porta, facendomi rimanere allibita e con la curiosità incerta di sapere cosa voleva dirmi.

 

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