Note al capitolo

Ci sono molti riferimenti a particolari episodi dei libri e ovviamente riguardano tutti la Good Ship.
Il titolo significa 'Bivi'.
Buona lettura :)
Ti guardi allo specchio e provi a parlare. Ti senti in un vecchio cliché mentre cerchi le parole adatte per dirle quello che pensi. Cancelli con la mente la tua figura e di fronte a te appare Hermione. Provi a immaginare la sua espressione, la reazione che avrà nel rivederti quando tornerai da lei e da Harry – sempre se riuscirai a ritornare - e nel farlo decidi che questa volta dirai tutto, perché ormai non c’è più tempo.
“Hermione io…” Le parole ti muoiono in bocca e ti senti stupido, più del solito se è possibile. L’immagine di Hermione scompare. Ora di fronte a te ci sei solo tu e dentro la tua testa schizzano le cose che non le hai mai detto.
Ripensi al Ballo del Ceppo e vedi il tuo volto che si tinge di rosso, senti il calore delle guance che prendono fuoco e ti senti sempre di più uno sciocco.
“Hermione, Neville ha ragione... tu sei una ragazza...”
Non le hai mai chiesto scusa per quelle parole e non le hai mai detto che…
“…eri davvero bellissima.” Lo sussurri, non hai il coraggio di dirlo ad alta voce neanche ora che sei solo e sai bene che lei non ti sentirà.
Oggi puoi ammettere che lo avevi già notato da tempo che lei era una ragazza, ma purtroppo era anche la tua migliore amica e le due cose - la migliore amica e la ragazza carina che avresti voluto baciare - ti sembravano non poter coesistere.
Non le hai mai detto che per diverse settimane hai pensato con angoscia, e con un pizzico di dolore, alla faccia che ha fatto quando avete saputo che eri tu il Prefetto e non Harry.
L’idea che non ti ritenga alla loro altezza ti tormenta da sempre. Ti distrugge anche ora.
"Afferrato. Hai scelto lui.”
Queste sono state le ultime parole per lei prima di lasciare la tenda e solo Merlino sa quanto male le hai fatto quella sera.
Delle volte hai l’impressione di sentire la sua voce, altre ti sembra di riconoscerne i singhiozzi, e i sensi di colpa ti affondano come le palle di cannone affondano le navi.
Non le hai ancora parlato dell’imbarazzo e del piacere che hai provato quando hai intuito che anche tu le piacevi. Ricordi divertito la faccia di Harry, che lottava con dei baccelli elastici e forse arrossiva più di te mentre le mormoravi che no, non preferivi che andasse alla cena del professor Slughorn con McLaggen. Per la prima volta avete cercato di essere entrambi sinceri e ancora oggi immagini cosa sarebbe potuto accadere se a quella festa ci fossi andato. Forse ora non staresti nella tua camera di Villa Conchiglia a tormentarti in questo modo.
Non le hai ancora confessato che se ultimamente sei un po’ migliorato negli approcci è solo grazie a un libro, e forse continuerai a non dirglielo. Non sei sicuro che un eccesso di sincerità sarebbe utile in questo caso.
“Mi Crucerebbe se sapesse che non è farina del mio sacco”.
Potresti giurarle che il libro ti ha solo aiutato a esternare i tuoi sentimenti, ma non credi che arrivati a questo punto le basterebbe.
Ti dai un’ultima occhiata allo specchio e poi ti avvicini alla radio per accenderla, forse riuscirai a trovare le frequenze di Radio Potter. Giri le manopole senza fare troppa attenzione. Pensi che c’è ancora una cosa che vorresti - e dovresti - farle sapere, qualcosa che non le hai mai detto, o almeno non lo hai mai fatto con le intenzioni giuste. Capisci bene che non basta dire di amarla perché ti aiuta nei compiti. Anche se a conti fatti non hai detto una bugia – è lampante che la ami - sai di non essere stato fino in fondo sincero – il motivo non sono i compiti, anche questo è lampante, almeno lo è per te ma non sei sicuro che lo sia per lei.
Lasci perdere la radio e stringi lo spegnino dentro la tua tasca. È l’unica cosa che ti lega a loro. Chiudi gli occhi e biascichi “ti amo”, poi senti la sua voce che pronuncia il tuo nome e arrossisci per l’imbarazzo. Da quando hai anche le allucinazioni? Tuttavia la senti ancora.
Ti accosti sospettoso alla radio ma non è quella a parlare. Allora estrai il deluminatore e lo osservi un momento, infine lo fai scattare. La stanza rimane al buio, prosciugata di ogni luce, e un bagliore proviene da fuori la finestra. Ti avvicini sapendo che questo ti riporterà da loro.

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