Sotto tortura di honey

Ti guardo soffrire, contorcerti sotto la Maledizione scagliata da Bellatrix.

Vorrei poter fare qualcosa per aiutarti, per far cessare questo dolore che ci invade fino alla punta dei capelli, dilatandosi all’infinito.

Ondate su ondate di dolore inenarrabile, insostenibile. Chi, cosa potrà mai soccorrerci in questo inferno in cui siamo piombati.

Gli occhi mi si riempiono di lacrime: ho giurato di proteggerti ed invece sono qui, impotente, ad assistere a questa tortura infinita.

Avrei voluto vederti invecchiare serenamente al mio fianco, guardando crescere i nostri figli,  baciare una ad una le tue rughe, contare i nostri capelli bianchi, uno o due di più ogni giorno, ma ora… I tuoi capelli – i tuoi stupendi capelli! – s’incanutiscono velocemente, la sofferenza scava il tuo viso in un modo che il tempo non avrebbe mai potuto fare.

E la tua coscienza vola via da qui, lontano da questo oceano di dolore, lasciandosi dietro un corpo tormentato. Aspettami amore mio, sto arrivando da te.

Alice:

I tuoi occhi sono pieni di lacrime di rabbia. Mi guardi impotente e cerchi in tutti i modi di liberarti per correre a prendermi tra le braccia.

Vorrei sentirmi al sicuro ancora una volta nel cerchio caldo del tuo amore che mi avvolge, vorrei che tu potessi cullarmi mentre stringo nostro figlio, ma so che non accadrà più.

La bacchetta non si sposta ed il dolore continua ad invadermi ancora e ancora e ancora.

I tuoi occhi riflettono il mio viso sofferente, i capelli, lo sento, sono come erba secca, una ciocca mi cade sull’occhio: sono bianchi.

Speravo di invecchiare lentamente: il volto segnato da rughe di risate, una maestosa corona di capelli d’argento che avresti accarezzato con affetto.

Voglio scappare da questo tormento!

La mia coscienza vola via.

Vedo il tuo amore correre verso di me, ti aspetto.

 Alice e Frank:

I nostri corpi sono scossi dal dolore, laggiù, ma le nostre coscienze sono insieme, ancora una volta e per sempre.