Note alla storia
è la mia prima storiella... siate buoni!! ;P
Natale si avvicinava e molti alunni di Hogwarts preparavano, tutti felici, le valigie per passare le vacanze con la propria famiglia.
Tutti tranne uno: Sirius Black non era affatto felice di tornare a casa. La sua famiglia non aveva molto Spirito Natalizio, avrebbe passato il Natale con le persone che odiava di più al mondo, soprattutto sua cugina Bellatrix.
Mentre buttava in valigia qualche maglietta mal piegata arrivarono i suoi tre amici: Peter Minus, Remus Lupin e il suo migliore amico James Potter.
“Ehi Sirius, volevamo darti ora il nostro regalo…” Disse Remus porgendo un bel pacchetto con i coloro di Grifondoro.
“Grazie ragazzi, sarà sicuramente il più bello che riceverò…”
“Non è un vero e proprio complimento sai? Visto che i tuoi ti regaleranno sicuramente un qualche strano oggetto per le Arti Oscure. Che orrore! Cos’è che gli hanno regalato l’anno scorso Peter?”
“Mi sembra fosse una specie di bambola Wodoo… “ rispose il ragazzo aggrottando la fronte.
“Già… e quello era uno dei migliori…” aggiunse Sirius più depresso che mai.
Aprì il pacco e vi trovò un paio di guanti, una sciarpa e un cappellino di lana in tinta unita rossa. Regalò un sorriso ai suoi più cari amici mentre e insieme si diressero verso la sala grande.
Silente diede un ultimo augurio di buone feste e Hagrid accompagnò i ragazzi alla stazione.
James, Sirius, Remus e Peter andarono nello scompartimento più in fondo del treno e si misero a giocare a Spara Schioppo.
Beati loro… a casa troveranno un grande tavolo pieno di cose squisite e sotto l’albero tanti regali, quelli che più volevano. Io invece dovrò passare queste vacanze a litigare con tutti i miei parenti. Ma non posso farci nulla. Mi hanno detto di tornare e così devo fare. Dai, Sirius, ce la puoi fare, sono solo pochi giorni e poi tornerai a Hogwarts, la tua vera casa…
“Sirius? Stai bene?” Chiese James notando il volto triste del suo amico.
“Sì, sì. Non ti preoccupare James, tutto a posto, se così si può dire.”
“Ma devi andare per forza? Non puoi evitare quest’anno?”
“Ma sei pazzo? Non me lo perdonerebbero mai!”
“E allora? “ Chiese James alzando un sopracciglio.
“È sempre la mia famiglia, anche se non mi piace.”
“Beh, certo, hai ragione, fai come vuoi.”
Appena scesero dal treno Remus e Peter salutarono gli amici e raggiunsero i loro genitori.
I Potter non erano ancora arrivati, e neanche i Black.
I due ragazzi rimasero ad attendere i loro genitori in silenzio.
“James! Siamo qui! Vieni!” era la sig.ra Potter che chiamava il figlio. Proprio il quel momento arrivarono anche i Black , i quali furono raggiunti dal fratello di Sirius, Regulus, e si incamminarono verso l’altro figlio che vedendo i suoi parenti più vicini preso dal panico disse:
“Ti prego James. Fammi venire con te!” implorò il giovane Black con gli occhi lucidi.
Detto fatto Sirius raggiunse i Potter e con un ultimo scambio di sguardi con i genitori e il fratello scomparve con James.
Arrivati a casa Potter, James sorrise all’amico:
“Visto? Non è stato tanto difficile!”
“Già, non so come ho fatto, non mi perdoneranno mai. Appena li rivedrò quelli mi ammazzano!”
“Puoi rimanere da noi quanto vuoi, Sirius, sei sempre il benvenuto!” La signora Potter aveva sentito le parole di Sirius, e conoscendo la sua famiglia, sapeva che erano perfettamente in grado di fare del male al loro figlio.
“Grazie a tutti! Questo sarà sicuramente il Natale più felice di tutta la mia vita!”
Tutti tranne uno: Sirius Black non era affatto felice di tornare a casa. La sua famiglia non aveva molto Spirito Natalizio, avrebbe passato il Natale con le persone che odiava di più al mondo, soprattutto sua cugina Bellatrix.
Mentre buttava in valigia qualche maglietta mal piegata arrivarono i suoi tre amici: Peter Minus, Remus Lupin e il suo migliore amico James Potter.
“Ehi Sirius, volevamo darti ora il nostro regalo…” Disse Remus porgendo un bel pacchetto con i coloro di Grifondoro.
“Grazie ragazzi, sarà sicuramente il più bello che riceverò…”
“Non è un vero e proprio complimento sai? Visto che i tuoi ti regaleranno sicuramente un qualche strano oggetto per le Arti Oscure. Che orrore! Cos’è che gli hanno regalato l’anno scorso Peter?”
“Mi sembra fosse una specie di bambola Wodoo… “ rispose il ragazzo aggrottando la fronte.
“Già… e quello era uno dei migliori…” aggiunse Sirius più depresso che mai.
Aprì il pacco e vi trovò un paio di guanti, una sciarpa e un cappellino di lana in tinta unita rossa. Regalò un sorriso ai suoi più cari amici mentre e insieme si diressero verso la sala grande.
Silente diede un ultimo augurio di buone feste e Hagrid accompagnò i ragazzi alla stazione.
James, Sirius, Remus e Peter andarono nello scompartimento più in fondo del treno e si misero a giocare a Spara Schioppo.
Beati loro… a casa troveranno un grande tavolo pieno di cose squisite e sotto l’albero tanti regali, quelli che più volevano. Io invece dovrò passare queste vacanze a litigare con tutti i miei parenti. Ma non posso farci nulla. Mi hanno detto di tornare e così devo fare. Dai, Sirius, ce la puoi fare, sono solo pochi giorni e poi tornerai a Hogwarts, la tua vera casa…
“Sirius? Stai bene?” Chiese James notando il volto triste del suo amico.
“Sì, sì. Non ti preoccupare James, tutto a posto, se così si può dire.”
“Ma devi andare per forza? Non puoi evitare quest’anno?”
“Ma sei pazzo? Non me lo perdonerebbero mai!”
“E allora? “ Chiese James alzando un sopracciglio.
“È sempre la mia famiglia, anche se non mi piace.”
“Beh, certo, hai ragione, fai come vuoi.”
Appena scesero dal treno Remus e Peter salutarono gli amici e raggiunsero i loro genitori.
I Potter non erano ancora arrivati, e neanche i Black.
I due ragazzi rimasero ad attendere i loro genitori in silenzio.
“James! Siamo qui! Vieni!” era la sig.ra Potter che chiamava il figlio. Proprio il quel momento arrivarono anche i Black , i quali furono raggiunti dal fratello di Sirius, Regulus, e si incamminarono verso l’altro figlio che vedendo i suoi parenti più vicini preso dal panico disse:
“Ti prego James. Fammi venire con te!” implorò il giovane Black con gli occhi lucidi.
Detto fatto Sirius raggiunse i Potter e con un ultimo scambio di sguardi con i genitori e il fratello scomparve con James.
Arrivati a casa Potter, James sorrise all’amico:
“Visto? Non è stato tanto difficile!”
“Già, non so come ho fatto, non mi perdoneranno mai. Appena li rivedrò quelli mi ammazzano!”
“Puoi rimanere da noi quanto vuoi, Sirius, sei sempre il benvenuto!” La signora Potter aveva sentito le parole di Sirius, e conoscendo la sua famiglia, sapeva che erano perfettamente in grado di fare del male al loro figlio.
“Grazie a tutti! Questo sarà sicuramente il Natale più felice di tutta la mia vita!”
Note di fine capitolo
Tantissimi auguri a tutti!!!!!!!!!LadyGryffindor
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