Note alla storia

E' un po' che mi chiedo dove nascono i piccoli maghi ed ho immaginato il giorno in cui è nato il primo pargolo dei Potter.
 

Sorprese in sala parto...

 

- Ma mi spieghi perché? Mia madre l'ha fatto in casa per sette volte!

- Sì, ma tuo zio era un guaritore ed era presente tutte e sette le volte.

- Allora chiamiamo mia madre!

- Ne sei veramente sicura? Perché se vuoi siamo ancora in tempo!

- Uffa, va bene, andiamo al San Mungo! È solo che non sono malata, sto solo per avere un bambino.

- Ne sono consapevole, visto che è figlio mio, ora, dato che hai già allagato abbondantemente il pavimento, possiamo andare o dobbiamo ancora discuterne a lungo? - E dicendo ciò fece Evanescere il liquido amniotico che si trovava sul pavimento.

 

I due giovani arrivarono al San Mungo via Metropolvere e furono accompagnati in una stanza dove attesero il guaritore loro assegnato.

Ginny si era seduta sul letto, mentre Harry passeggiava avanti ed indietro come un leone in gabbia. La porta si aprì ed il giovane guaritore, reggendo una cartella disse: - Bene, signora, vedo che ha fatto i vari controlli e sembra tutto in ordine, ora si metta comoda ed aspettiamo le contrazioni, visto che ha già rotto le acque non tarderanno a venire.

In quel momento il guaritore alzò lo sguardo ed il sorriso che era appena apparso sul suo volto si gelò, abbassò gli occhi per andare a controllare il nome della paziente sulla cartella.

Harry e Ginny erano rimasti entrambi immobili ad osservare a bocca aperta il guaritore dal momento in cui era entrato nella stanza.

Il giovane li guardò e disse freddamente: - Immagino che preferiate una altro guaritore, vado immediatamente a chiamare un collega. - Stava per uscire quando Ginny disse: - No, Draco, aspetta, preferisco avere intorno dei volti familiari, piuttosto che sconosciuti, e poi se Harry dà di matto tu sicuramente non ti farai problemi a sbatterlo fuori a calci, vero?

Malfoy sorrise, il suo non era il sorriso beffardo che sfoggiava quando erano a scuola, era un sorriso che arrivava agli occhi: - No di certo. Ma ora devo visitarti.

Le chiese di sbottonare la camicia e appoggiò le mani sulla pancia della ragazza, Harry trattenne a stento l'impulso di volargli agli occhi.

Malfoy notò l'agitazione di Harry, ma si concentrò sulla paziente: quello era il suo lavoro, i sentimenti negativi e gli antichi rancori non dovevano interferire.

- Signora Potter...

- Dai, non fare lo scemo, ci conosciamo da una vita, chiamami Ginny.

- Va bene, Ginny, sai spiegarmi perché sulle analisi c'è scritto che il bambino era in posizione, mentre ora è girato? - Il volto di Malfoy era accigliato.

Harry guardò sua moglie fra lo stupito ed il preoccupato.

- Per caso sei andata a fare qualche giro sulla scopa in nome dei vecchi tempi? 

- No, beh, sì, la settimana scorsa sono andata a trovare le Harpies e ho fatto un paio di capriole...

- Ma sei impazzita? Potevi cadere, potevi farti male, potevi...

- Non un'altra parola, Potter o ti caccio da questa stanza e non ci rimetti più piede e tuo figlio lo vedrai solo in foto quando sarà nato. - Sibilò Malfoy con astio spingendo il giovane quasi padre da un lato, per un attimo gli erano tornati in mente i tempi della scuola. Poi rivolto a Ginny: - La cosa è seria, dovrò fare una manovra per girare il bambino, perché così non può nascere ti avverto che non è una passeggiata. - Poi, rivolto ad Harry disse con tono sprezzante: - Potter, vieni qui, mi dispiace ammetterlo, ma ho bisogno del tuo aiuto, prendi le mani di tua moglie, mettiti dietro di lei e cerca di non farla muovere.

Poi estrasse la bacchetta e recitò una serie di formule puntandola in vari punti del ventre di Ginny, la ragazza cominciò a gemere finché lanciò un urlo e cadde svenuta.

Harry la depose sul letto poi estrasse la sua bacchetta e la puntò contro Malfoy: - Cosa le hai fatto?- Urlò con quanto fiato aveva in gola. Malfoy, in posizione difensiva disse: - Ho appena salvato la vita a lei e a tuo figlio, fra un paio di minuti si riprenderà ed incomincerà il travaglio vero e proprio, quindi metti quel legnetto al suo posto e preparati, ha bisogno che tu le stia vicino.

Harry, ancora con la bacchetta sollevata si voltò verso Ginny che stava riprendendo i sensi, rinfoderò velocemente la bacchetta e le si avvicinò.

- Harry, ho bisogno di alzarmi e di camminare, dammi una mano. - Disse la donna.

Harry si avvicinò e le stette vicino, Draco si era seduto su una sedia un po' più distante, non aveva intenzione di intromettersi in quel loro momento così intimo.

Ginny camminò quasi incessantemente per le due ore seguenti, quando arrivava una contrazione si accucciava appoggiata ad Harry, gli stritolava un po' le mani e poi continuava a camminare, senza lamentarsi.

Ad un tratto il guaritore si avvicinò ai due e disse: - Devo controllare a che punto è la dilatazione, penso che dovremmo quasi esserci.

Ginny si stese sul letto e si lasciò visitare trattenendo la mano di Harry perché evitasse di fare sciocchezze.

Draco disse: - Bene, Ginny, la dilatazione è completa, ora quando senti le contrazioni inizia a spingere, se non riesci a stare sdraiata puoi anche alzarti.

La donna non se lo fece ripetere due volte, scese dal lettino e si accucciò facendosi sorreggere da Harry, il marito percepiva ogni contrazione dal modo in cui Ginny stringeva le sue mani, dopo alcune spinte Malfoy si inginocchiò di fronte alla donna e disse: - Inizio a vedere la testa, prendi un bel respiro e spingi!

Ginny fece quanto le era stato detto e si sentì come se l'avessero strappata in due, lanciò un urlo, diede un'altra spinta e scoppiò a piangere.

Harry sentì l'urlo di Ginny e subito dopo un altro urlo, di tutt'altro genere, incontrò gli occhi di Malfoy che gli disse esultante: - Complimenti Potter, è un bel maschietto e, a giudicare da quanto urla ha preso dalla mamma.

Mentre Draco puliva il bambino con la bacchetta e lo avvolgeva in una linda copertina azzurra Harry aiutò Ginny a salire sul letto, poi si diresse verso il suo antico rivale che gli porse il bambino: - Grazie Draco, sei un ottimo guaritore, ti chiedo scusa per il mio atteggiamento di prima.

- E' il mio lavoro... Harry.

I due si strinsero la mano poi Malfoy uscì dalla stanza ed Harry portò il bambino alla sua mamma.

Draco li osservò un attimo prima di chiudere la porta, ora riteneva di non avere più debiti con Harry Potter, poi sorrise pensando che era un paradosso che il primo bambino che faceva nascere fosse quello del suo anico rivale.

- Ginny, ti presento James Sirius Potter!

Poi, rivolto al figlio - James, ecco la tua splendida mamma. 

 

In un attimo, appena raggiunti dai vari messaggi arrivarono tutti i Weasley al gran completo.

Ron prese da parte Harry e disse: - Sai chi lavora qui?

- Malfoy?

- Come lo sai?

- E' stato lui a far nascere James, è un ottimo guaritore!

Ron lo guardò interrogativo: - Mi fido della tua parola, ma non ho intenzione di sperimentarlo di persona, vero Hermio...

Hermione e Ginny stavano confabulando come al solito e scoppiarono insieme in una fragorosa risata.

- No, caro, quando toccherà a me voglio il migliore e se è anche carino tanto meglio, giusto Ginny?

Le due amiche scoppiarono nuovamente a ridere, vedendo gli sguardi allibiti dei rispettivi compagni,poi le attenzioni di tutti furono catalizzate dal nuovo piccolo Potter che cominciò a farsi sentire.

Note di fine capitolo

Volevo descrivere il bel guaritore nei dettagli, ma avrebbe bruciato un po' la sorpresa...

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