The Survivor di JPav

Un Harry Potter proiettato in un mondo dove dovrà combattere di nuovo la sua nemesi. La disperata battaglia tra lui e Voldemort per chi riuscirà a sopravvivere. Un Harry diverso dal canon.


Categoria: Post-DH Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, James Potter, Lily Evans, Tom Riddle/Voldemort
Era: Harry a Hogwarts (1991-1998), Harry Post-Hogwarts (1998-)
Generi: Drammatico, Triste
Lunghezza: A Capitoli
Pairing: Harry/Hermione, James/Lily
Avvertimenti: Nessuno
Sfide: Nessuno
Series: Nessuno
Capitoli: 3 Completa: No Parole: 6295 Read: 12597 Pubblicata: 15/03/15 Aggiornata: 20/08/16
Note alla storia:

Il Sopravvissuto

Pairing: Harry/Hermione; James/Lily

 

1. Prologo di JPav

2. Di Rabbia e Ricordi di JPav

3. La storia che non si ripete di JPav

Prologo di JPav

Combattere è tutta una questione di prospettiva.

 

Puoi parlare con mille duellanti professionisti e ti diranno sempre la solita cosa: ogni combattimento si basa su abilità, fattore sorpresa e fortuna. Puoi uscirne vincitore perchè la tua abilità è superiore a quella dell'avversario, o perchè l'avversario non si aspettava che tu fossi così abile, o puoi semplicemente vincere perchè la Dea Bendata ha deciso che quel giorno toccava a te.

 

Cazzate! Combattere è sempre e solo una questione di prospettiva! Ok, il fattore 'C' sei anche disposto ad ammetterlo. Hai combattuto e vinto così tante volte partendo da una posizione svantaggiata che puoi considerarti una persona fortunata. Un dubbio ti coglie: magari era semplicemente Silente che ti drogava con la Felix Felicis e tu non lo sapevi? Di solito il 'Grande Burattinaio' non ti informava dei suoi piani, quindi perchè escluderlo?

 

Comunque ti sei allontanato dall'argomento principale: combattere è una questione di prospettiva. Questo perchè si combatte con incantesimi. E non del genere 'Stupeficium' o 'Pietrificus Totalus', quanto piuttosto del genere 'Pello Hostis' e 'Voluptua Corporis'. Alla fine, ci sarà sempre un ultimo incantesimo che metterà la parola fine al combattimento.

 

Ed è qui che bisogna porre tutto in prospettiva, perchè l'unica cosa che conta è da quale lato della bacchetta ti trovi quando quell'ultimo incantesimo viene lanciato.

 

Il giovane uomo che sei diventato non si disturba a sentirsi in colpa per ogni vita che toglie. Fin troppo spesso hai assistito a funerali di uomini e donne che hanno combattuto al tuo fianco. In due occasioni hai persino trascinato il tuo culo fino al podio per dire un paio di parole in loro memoria. Hermione era una strega brillante che combatteva per i propri ideali quanto per la sua stessa sopravvivenza. Aveva una precisione incredibile. Trasformava semi-innocui incantesimi perforanti in modi creativi per tirare via del sangue. Ron era un ragazzo adorabile e fedele fino alla fine. Era anche incredibilmente agile e riusciva a schivare la maggior parte delle nefandezze che gli lanciavano contro. Ma non tutte le maledizioni possono essere schivate, in special modo quelle esplosive che impattano a pochi metri da te.

 

Si, i buoni combattono, soffrono e di tanto in tanto muoiono. Ma ancora, ai cattivi può capitare la stessa sorte.

 

I giorni di battaglie che ti hanno segnato non sono stati tutti orribili. Due mesi e mezzo fa hai avuto anche una bella rivincita su Bellatrix. La signora Lestrange era una strega incredibilmente forte, con una conoscenza degli incantesimi oscuri che rivaleggiava con quella del suo Padrone malato. Per sua sfortuna, lei non possedeva il 'potere che il Signore Oscuro non conosce'. Ha assaggiato il frutto proibito ed ha pagato il suo pegno. Le sue urla di dolore mentre si contorceva a terra per via della Cruciatus furono musica per le tue orecchie. Lei te lo aveva detto: "L'odio non basta! Devi voler davvero provocare il dolore!".

 

Persino una troia psicotica di tanto in tanto riesce ad inciampare in una verità.

 

Il ricordo di quel primo scontro al Ministero riporta a galla tutto quello che successe quel giorno. Avevi un padrino. Aveva promesso di trascinarti via dalla prigione di Privett Drive e di portarti con lui. In quel giorno perse la vita, in parte per la tua stupidità ed in parte per colpa di informazioni che non ti erano state date. Avevi solo quindi anni! A quindici anni è normale fare cazzate. Ma quando mai la tua vita è stata normale?

 

Come se il dramma di aver perso l'unica persona che tenesse davvero a te – non per il tuo nome o per il tuo ruolo, ma per chi eri – non fosse stato abbastanza, eccoti riversare addosso il peso della Profezia. Nel profondo lo sapevi già. Lo avevi intuito già dal tuo primo anno, quando guardando negli occhi del vecchio avevi chiesto con candore perchè Voldemort avesse scelto di ucciderti. Inutile dire che lui non rispose. Evadere le domande scomode doveva essere una dote naturale. Doveva anche essere il motivo per cui lui era un così tanto bravo politico.

 

Allora, proprio come la leggendaria Fenice che lo segue ciecamente, quella notte sei risorto. Al mattino Harry James Potter non esisteva più. Al mattino c'era solo un adolescente carico di rabbia e rancore. Svincolarsi da Silente fu facile; bastò stringere la mano al Ministro. Et voilà! La Traccia sparisce e Scimegour ti fa allenare direttamente dai suoi Auror. In cambio, hai dovuto rivelare i primi due versi della Profezia ed apparire ogni tot in prima pagina per elogiare l'operato del Ministro o dei suoi provvedimenti.

 

Farti usare non fu una novità, ma allora imparasti a farlo consapevolmente ed ottenendo benefici. Due duri anni di guerra ed addestramento seguirono quella stretta di mano. Due anni di crudeli battaglie in cui hai visto andarsene piano piano chiunque avesse un qualche genere di legame affettivo con te.

 

Hermione, Ron, Lupin, Emmeline Vance, Kingsley e Tonks morirono il 23 Luglio 1997, in quello che verrà ricordato come 'Il Massacro di Diagon Alley'. Non eri presente quel giorno per dare manforte al gruppo. Assieme a quarantotto Goblin sconosciuti ed un paio di Auror, persero la vita tentando di difendere la filiale della Gringott presa d'assalto dai Mangiamorte. Fu la fine dell'Ordine come forza combattente.

 

Un mese dopo, Tom fottuto Riddle in persona fece visita alla casa dei Weasley. Le barriere che Bill aveva costruito non sono durate nemmeno due minuti contro di lui. Tranne Ginny, Fred e George che non si trovavano nella casa, tutti i membri della famiglia Weasley persero la vita. Ginny se ne andò una settimana più tardi, uccisa da Draco Malfoy, con un vigliacco colpo alle spalle, per volere del suo Padrone nei corridoi di Hogwarts durante una ronda notturna.

 

Riddle voleva mandarti un messaggio. "Nessuno dei tuoi amici è al sicuro! Posso colpire loro e te in qualunque posto!" Il messaggio era arrivato forte e chiaro e questo è il motivo per il quale sei qui oggi.

 

Se ti concedi queste riflessioni, è perchè stai guardando il corpo senza vita di Tom Riddle a pochi passi da te. Forse lui si aspettava qualche stupido genere di duello dove tu e lui vi scambiavate colpi mentre tutti gli altri rimanevano fermi a guardare. Nulla di più distante dalla realtà! Tutto quello che hai dovuto fare è stato portare tre dozzine di Auror con te, rompere le barriere che proteggevano Riddle Manor a Little Hangelton e sfogare la tua furia mentre tre Auror cercavano di tenerlo impegnato.

 

La Profezia diceva che saresti stato tu quello che avrebbe potuto ucciderlo, ma non diceva che lo avresti battuto. Il mago più potente del mondo non può competere con quello che probabilmente è il secondo più potente - dopo la morte di Silente - ed alcuni rinforzi. Il tuo Reducto gli ha fatto esplodere un pezzo di petto delle dimensioni di un melone, e sicuramente è stato il colpo finale. Ma senza che Dawlish e Moody lo tenessero occupato lanciandogli contro ogni genere di incantesimo, ucciderlo non sarebbe stato nemmeno lontanamente così facile.

 

Lanci uno sguardi intorno. Il tuo respiro è affannoso. I Mangiamorte sopravvissuti lasciano cadere le bacchette e si arrendono agli Auror. Com'era quel detto? Taglia la testa al serpente è morirà? Vale probabilmente per ogni creatura, ma corrisponde a verità. Si sono già sfaldati durante l'assenza forzata di Riddle dalle scene per tredici anni; hanno già dimostrato di non poter proseguire senza nascondersi sotto la sua gonna.

 

Con tua grande sorpresa, i Dissennatori fanno la loro comparsa. Sono scortati da alcuni membri dell'Ufficio Applicazione della Magia, quindi devono essere dei Dissennatori 'buoni'. Si avvicinano ai Mangiamorte arresi ed iniziano il loro banchetto. Nessun processo per gli assassini. La pietà è da tempo scaduta, ma la ritieni comunque una scena indecente da vedere e quindi ti volti.

 

Dawlish ti si avvicina. "Bella caccia, Potter! Ero scettico sulle nostre possibilità. Mancano all'appello una ventina di Mangiamorte, secondo le nostre fonti, ma senza Voldemort tra le palle catturarli non sarà un grosso affare."

 

Guardi negli occhi l'Auror Scelto che ha guidato l'assalto. "Non penso che vi darò una mano a cercarli. Sono sicuro che ve la caverete benissimo anche senza di me."

 

Ti sorride. "Capisco... me lo sentivo che non saresti rimasto. Quando avremo finito penso che mi prenderò un lungo periodo di ferie. E tu, cosa farai?"

 

Non ci avevi mai pensato! Hai basato la tua vita sullo uccidere Tom, ma non hai mai pensato a cosa avresti fatto se lo avessi ucciso. "Non lo so. Sono stanco di battaglie e morti. E' la prima volta che mi sento davvero libero. Ho una camera blindata carica di Galeoni... potrei anche sparire dalla circolazione e cominciare una nuova vita da qualche altra parte."

 

"Sembra un buon piano! Sei anche l'uomo che ha ucciso Voldemort; ovunque andrai, verrai accolto come un eroe."

 

Scuoti la testa all'Auror responsabile del tuo addestramento. "No... parte dell'accordo col Ministro prevedeva che io rinunciassi alla gloria per averlo ucciso. Quando questa giornata verrà ricordata nei libri, il mio nome non sarà nemmeno presente. Scrimegour vuole che siano gli Auror a prendersi il merito."

 

Dawlish deglutisce come se avesse inghiottito un boccone maro. "Odio la politica!"

 

"Della fama non me ne frega un cazzo. Può pure raccontare che è stato Allock ad ucciderlo. Può tenersela anche lui per quello che mi riguarda. Il mio unico desiderio era quello di vedere Riddle morto e sepolto."

 

Ti incammini oltre il campo di anti-smaterializzazione eretto dagli Auror per l'assedio. Le cose che vuoi fare sono andartene fuori dal paese, raccogliere buona parte dei tuoi risparmi e farti un rilassante bagno caldo. Non necessariamente in quest'ordine però. Ad attirare la tua attenzione c'è un forte suono simile alla materializzazione proveniente dall'alto. Alzando lo sguardo, vedi un uccello di fuoco compiere giri via via più stretti sopra di te ed atterrarti davanti.

 

Curioso, lo devi chiedere. "Fanny?"

 

In risposta, l'uccello si alza in volo, ti afferra per la spalla e ti fa scomparire in una nuvola di fuoco. Nessun riposo per gli eroi, eh?

Note finali:

Harry che viaggia in un'altra dimensione? Ho latti diversi lavori su questo tema, e sono tutti ben fatti. Forse parto da un'idea poco originale, ma spero che con il passare dei capitoli la mia storia spicchi tra le altre.

Di Rabbia e Ricordi di JPav

Capitolo 2: Di rabbia e ricordi.

 

 

 

 

Atterri sulle tue gambe, ma scopri che non riescono a reggere nemmeno il tuo peso. Crolli sulle ginocchia. Ti senti come se ti avessero preso a calci nello stomaco fino a farti vomitare sangue. Questa piacevole sensazione sembri avvertirla più o meno in tutte le parti del corpo. Ad aggiungere benzina sul fuoco, ti senti come se la tua magia si fosse prosciugata.

 

Formare un pensiero coerente è difficile, ma persino nel tuo stato ti accorgi subito che qualcosa non va. Hai già 'volato' con Fanny in passato, e le sue apparizioni non erano MAI dolorose.

 

Senti qualcosa lamentarsi nelle vicinanze, così ti sforzi di aprire un occhio. Quello che vedi non è piacevole. Fanny sta persino peggio di te. Il ricordo del secondo anno, quando l'hai vista nel suo 'giorno del falò', riaffiora prepotentemente. La differenza sta nel fatto che la Fenice sembra messa peggio di allora.

 

"Ehi, piccola..." dici allungando la mano per accarezzarle le piume.

 

La Fenice emette un verso che puoi interpretare solo come di enorme sofferenza. Dai uno sguardo all'ambiente per trovare qualcosa che possa farla stare meglio. Al contrario del suo padrone, la Fenice non ha mai provato a fotterti. Ti ha salvato il culo durante il tuo secondo anno e, anche quando i rapporti tra te e Silente sono arrivati ai ferri corti, non ha mai manifestato ostilità nei tuoi confronti. Questo comunque non presuppone che tu conosca davvero un modo di farla stare meglio. Cura delle Creature Magiche non è mai stata la tua materia preferita ma, anche se fosse stato, Hagrid non vi ha comunque mai parlato delle Fenici.

 

Uno sguardo alla stanza è tutto quello di cui hai bisogno per farti quasi venire un infarto. Sei nell'ufficio di Silente! Due anni fa non ci sarebbe stato nulla di strano; peccato che quest'ufficio - come tutta la scuola – sia stato raso al suolo nell'Agosto del '96, durante un attacco.

 

L'unica cosa positiva di quando Silente era in vita fu che Tom non prese mai in considerazione l'idea di sfidare il vecchio 'in casa'. La scuola venne attaccata circa un mese dopo la morte del Preside. Tom non volle attaccare durante l'anno scolastico per limitare le perdite dei figli dei suoi lacchè, quindi attaccò durante le vacanze estive.

 

"Impossibile!... sei davvero Harry?" senti sussurrare ad una voce a qualche metro di distanza da te.

 

Con un movimento fulmineo, la mano trova la tua bacchetta e la punta contro il proprietario della voce. Ci manca un fottuto pelo che tu svega per davvero quando vedi a chi appartiene. La figura snella di Albus Silente ti guarda con curiosità.

 

"Ti ho visto morire due anni fa! Impossibile è che io stia davvero parlando con chi vuoi far credere di essere. Quindi, chi cazzo sei in realtà?"

 

Il vecchio sposta lo sguardo da te alla Fenice a terra e fa un passo per avvicinarsi.

 

"Non provarci nemmeno! Un altro passo e scoprirai com'è la 'prossima grande avventura'!

 

La Fenice emette un lamento. Il vecchio, che non ha fatto ancora nessun gesto per estrarre la bacchetta, ti guarda con urgenza. "Fanny sta morendo. Quello che ha fatto è troppo persino per una creatura con le sue straordinarie capacità. Permettimi di salvarla, poi risponderò a qualsiasi tua domanda."

 

Il tuo sguardo si fa duro. "Cazzate! Una Fenice rinasce dalle proprie ceneri. Se fossi davvero Albus Silente, avresti dovuto saperlo. Expelliarmus!"

 

La bacchetta esce dalla sua veste e tu la afferri con la mano sinistra.

 

Di nuovo, il vecchio non fa nulla per impedirti di disarmarlo. "Sei in errore, Harry. Una Fenice è in grado di rinascere dalle proprie ceneri fintanto che conserva l'energia necessaria alla trasformazione. A Fanny non ne sono rimaste molte. In pochi minuti, se ne andrà e non potremo più fare nulla per lei. Se non ti fidi di me, allora fallo tu. Evoca e controlla l'Ardemonio in modo che possa rigenerarla. Presta però attenzione, se fai un errore moriremo entrambi."

 

A discapito del tuo addestramento con le arti oscure, non sei ancora abbastanza abile con quell'incantesimo. Puoi evocarlo, ma non hai idea di come controllarlo. La Fenice emette un lamento che strazia a tua anima. Prendi la tua decisione. Fai fluttuare la bacchetta del vecchio nella sua direzione mantenendo la tua puntata su di lui. Poi, fai qualche passo indietro per mantenere un certo margine di sicurezza. "Fallo tu, ma non fare cazzate. Se conosci il mio nome sai anche di cosa sono capace!"

 

Il vecchio muove la bacchetta dicendo "Ardemonium" ed un serpente di fuoco maledetto esce dalla sua punta. Il serpente sembra indeciso per una frazione di secondo, poi si dirige verso la Fenice, stringendola tra le sue spire. I lamenti della Fenice cessano. Dopo un paio di minuti, il vecchio disincanta il serpente e si avvicina al cumulo di cenere a terra. Con tua sorpresa, ne estrae una versione giovane di Fanny e la deposita sul trespolo costruito per lei. La Fenice sembra dormire beatamente.

 

Il vecchio appoggia la bacchetta lontano da se e si accomoda nella poltrona. Tu hai seguito tutti i suoi movimenti continuando a puntargliela contro. Il vecchio sorride. "Sono sicuro che hai voglia di farmi delle domande, almeno quanto io ho voglia di farne a te. Puoi rinfoderare la bacchetta, Harry. Hai la mia parola che non farò nulla contro di te."

 

"La tua parola al momento vale davvero poco. Mi è stato insegnato che non esiste incantesimo capace di far resuscitare i morti, quindi non penso che rinfodererò la bacchetta. Nell'improbabile evenienza che tu sia davvero Albus Silente... bhè... allora la tua parola vale addirittura meno."

 

Tenti un accesso mentale con la Legilimanzia. Mesi passati a fare pratica con quest'arte nelle segrete di Azkaban per estorcere informazioni ai Mangiamorti catturati ti hanno reso più di un semplice neofita. Come ti aspettavi, l'uomo di fronte a te ha un solido scudo di Occlumanzia ad aspettarti. Forzi l'accesso iniziando a fare pressione sulle difese ma, abbastanza inaspettatamente, lui le lascia cadere permettendoti l'accesso.

 

Il fiume di ricordi ti investe in pieno. Silente seduto nel suo ufficio con la McGranitt mentre parlano sorseggiando un thè. Poco interessante. Uomini sulle scope che combattono sopra Diagon Alley. Vedi Moody sfrecciarti accanto lanciando incantesimi come se non ci fosse un domani. Interessante. Un cimitero. Le persone raccolte in silenzio mentre una piccolissima bara bianca viene calata sotto terra. Lo strazio e la disperazione permeano l'aria, anche se è solo un ricordo. Ti avvicini alla tomba. Riconosci molti membri dell'Ordine nelle prime file. Guardando nella prima fila, ti fermi. James Potter lascia che le lacrime corrano libere sul suo volto, mentre stringe tra le braccia il fragile corpo di Lily, che singhiozza e sembra sul punto di crollare. Nella piccola lapide, il nome Harry James Potter cattura la tua attenzione. Questa cosa non esiste! Questo è il tuo funerale! Molte emozioni si fanno strada nel tuo subconscio, facendo terminare la connessione mentale.

 

Con la bocca arida ed il cuore che batte all'impazzata, ti rivolgi all'uomo che ti sta davanti. "Cos'era quel ricordo?"

 

"Uno dei momenti più tristi della mia esistenza. La guerra è un brutto affare e rende le persone insensibili, ma quando colpisce creature innocenti riesce a farci provare di nuovo emozioni forti. Peccato che non siano belle emozioni. Quello, è il giorno in cui fu sepolto il giovane Harry James Potter."

 

Per un solo istante, credi alle parole della persona che ti siede di fronte. Quell'istante passa in fretta e rifletti sul fatto che i ricordi possono essere alterati. La ragione prende di nuovo il sopravvento. "Bene... ok... se davvero il tuo nome è Albus Silente, allora non avrai difficoltà a rispondere alla mia domanda. Cosa dice la Profezia?"

 

"La Profezia indica la nascita di un bambino alla fine di Luglio con il potere di sconfiggere Voldemort. Dice che il bambino avrà un potere a lui sconosciuto e che nessuno dei due può vivere se l'altro sopravvive. E' sufficente, o preferisci che ti dica i versi esatti?" conclude sorridendo.

 

Nessuno, nemmeno Ron o Hermione, conosceva il reale contenuto della Profezia. Solo tu e Silente ne eravate al corrente. Questo porta con se una notevole confusione. Sei stordito dalla situazione. "Dove mi trovo?"

 

"Suppongo che la risposta 'nell'ufficio del Preside di Hogwarts' non sia ciò che cerchi. Non posso rispondere con assoluta certezza alla tua domanda. Posso solo dirti che un animale potente e misterioso come una Fenice ha ascoltato la preghiera di un uomo disperato ed ha reso possibile quello che si credeva impensabile. Non so con esattezza dove ti trovi o da dove vieni. Potrei dire che vieni da un mondo parallelo a questo, o che Fanny ti ha trasportato in una nuova dimensione, ma potrebbe essere un modo semplicistico o totalmente errato di considerare la questione."

 

E' un bel boccone da digerire. Persino nel mondo della magia dove 'tutto è possibile' ci sono alcuni dogmi. Non hai mai sentito parlare di varchi dimensionali o altri mondi, se non in qualche recente e complicata teoria fisica babbana. Ma ancora, le Fenici sono animali incredibilmente misteriosi e fuori dalla portata dei più, quindi potresti solo accettare la cosa. Uno strisciante pensiero si insinua nella tua mente. "D'accordo, per il momento accetterò lei e la sua parola. Ha detto che Fanny ha ascoltato la preghiera di un uomo disperato. Per quale motivo è così disperato?"

 

Il suo volto si oscura all'improvviso. "A meno che i nostri 'mondi' non siano totalmente differenti, sai che c'è un nemico che nessuno – a parte te – è in grado di sconfiggere. La tua conoscenza della Profezia mi dice che sei consapevole di ciò di cui stiamo discutendo."

 

La rabbia che emani è difficile da ignorare. "Quindi ha pensato bene di mandare la sua Fenice in un altro mondo e prelevare la cosa di cui ha bisogno, vero? Cambiano i posti, ma lei è sempre lo stesso! E' abituato a trattare la gente come merce e non conta nient'altro, vero? Ah, giusto, è tutto per bene superiore, no? Forse non lo sa, ma pochi attimi prima che Fanny mi portasse qui io lo avevo ucciso. Ho vissuto anni di merda prima di oggi e finalmente avrei potuto andare avanti con la mia vita. Potrei semplicemente attendere che la sua Fenice si rimetta in forze ed andarmene da qui, come le sembra quest'idea?"

 

Il vecchio appoggia la mano sulla fronte in un gesto di stanchezza. "Se è il tuo desiderio, non te lo impedirò. Quando Fanny si sarà ripresa, le chiederò di riportarti da dove vieni. Il tuo tono di voce mi suggerisce che il rapporto tra te e l'altro me non fosse dei migliori. Non so perchè tra di voi non ci fosse un buon rapporto, ma ti chiedo scusa se è stata colpa mia. Hai ragione, il mio gesto è stato del tutto privo di delicatezza. Avrei potuto strappare un uomo felice dal proprio mondo per il mio desiderio di vedere la guerra qui finita. Cosa posso dire per giustificarmi? Non so come siano andate le cose dalla tua parte, ma qui combattiamo da quasi quarant'anni. Non mi sono mai sentito così tanto vicino alla sconfitta come oggi. L'Inghilterra è in preda all'anarchia e la Confederazione Internazionale dei Maghi ci ha abbandonato. Siamo rimasti solo noi a combattere, e perderemo, ma capisco che a te questo possa anche non importare. E' un tuo diritto. Ti chiedo solo una cosa: James e Lily vennero presi dalla disperazione quando il loro figlio morì. Hanno passato il resto della loro vita senza riuscire a superare il lutto. Ora che la fine si avvicina, permettigli almeno di vedere come sarebbe diventato il loro figlio. Dì loro che, anche se qui hanno perso tutto, in qualche altro posto tu sei una persona felice. Falli tornare a vivere!"

 

James e Lily! Sono sopravvissuti! Lo sa lui e lo sai tu che non puoi andartene a questo punto. In qualche modo, non è diverso da quando avevi tredici anni, quando con poche parole ti convinceva a fare quello che voleva e ti rendeva pure felice della decisione presa. Pensavi che non saresti mai più potuto cadere in un suo tranello. Ti sbagliavi! Dannazione, è davvero bravo a fare quello che fa!

 

"Vada avanti. Mi racconti di più su questa guerra."

 

 

Note dell'autore: Harry è arrabbiato con Silente. Si, nel suo mondo ha perso tutti, ma almeno aveva ucciso Riddle. Qui deve rifare tutto daccapo. L'unica nota positiva è che James e Lily sono sopravvissuti. Ovviamente, rimarrà a combattere. Vi chiedo qualche capitolo di pazienza prima di passare a scrivere di battaglie. Devo dare alla storia il giusto background e far capire perchè Silente fosse così tanto disperato. Nel prossimo capitolo, ci sarà la storia di questo mondo ed altre cose che spero possano interessarvi. Finchè riuscirò, posterò un capitolo ogni domenica sera. Se potete, vi chiedo di perdere cinque minuti del vostro preziosissimo tempo per scrivere una recensione. Ogni recensione serve a nutrire il mio ego e a ricordarmi che vale la pena continuare a scrivere. A presto, JPav.

La storia che non si ripete di JPav

Capitolo 3: La storia che non si ripete

 

Persino per un uomo che, come te, ha vissuto e respirato una guerra in prima persona, ci sono cose capaci di toccare l'anima. Si dice che l'insensibilità sia una forma di distacco professionale, una corazza, capace di mantenere l'integrità psicologica di una persona quando le cose vanno a puttane. Ti offre la possibilità di girarti e guardare avanti – non conta cosa sia successo. Le persone che non riescono a guardare avanti si perdono nell'orrore. Alcuni pscicologi babbani potrebbero persino sostenere che tu sia affetto dalla 'Sindrome da Burnout'; fate passare a vostro figlio quello che hai passato tu e vediamo come sono ridotti alla fine.

 

Le ultime chiacchierate che il vecchio Harry Potter ha avuto con Albus Silente nel suo studio non hanno trattato argomenti piacevoli, ma tutto questo impallidisce quando Silente ti rivela l'orrore dietro la storia di questo mondo.

 

Non c'è rimasto nulla! Niente per cui valga la pena combattere! Gli anni più duri furono il biennio 86/87. Le stragi di babbani imperversavano da un capo all'altro dell'isola, senza che gli Auror riuscissero davvero ad arginare o contenere la minaccia. Le squadre di Obliviatori non riuscivano a stare dietro all'esercito di Tom e, piano piano, sempre più babbani dichiaravano di aver visto uomini con una bacchetta in mano, uomini a cavallo di scope velocissime e creature presenti solo nei loro libri di miti e leggende.

 

La Confederazione Internazionale dei Maghi, o ICW (International Council of Wizard), andò nel panico. Rischiò di essere compromesso l'intero Statuto Internazionale di Segretezza. Il Ministro Crouch convinse l'allora Ministro babbano che la migliore soluzione fosse quella di allontanare la popolazione babbana dall'Inghilterra. Ti chiedi quali argomenti possano aver persuaso il Ministro babbano ad accettare una simile idea.

 

Ad ogni modo, venne costruita una storia su una contaminazione radioattiva che aveva colpito l'isola. L'Europa accolse i profughi inglesi babbani dopo essersi assicurati sul loro stato di salute. La popolazione magica non ebbe questo lusso. Preoccupato da possibili infiltrazioni di Mangiamorte in altri governi, l'ICW eresse potenti barriere sulle coste atlantiche che impedivano Materializzazioni e Passaporte da e per l'Inghilterra. I collegamenti Metropolvere tra Francia ed Inghilterra vennero chiusi. Gli Auror francesi, spagnoli ed olandesi pattugliavano le coste colpendo a vista che si avvicinava cavalcando scope o animali volanti.

 

Isolato e senza la preoccupazione di possibili testimoni babbani, il Ministro Crouch iniziò una lotta senza quartiere. Gli Auror inglesi vennero supportati da una forza di pace internazionale messa a disposizione dall'ICW. A sentire Silente, questa 'forza di pace' consisteva in appena cento uomini con poca o nessuna preparazione. I governi stranieri tenevano i loro migliori combattenti in patria; l'equivalente politico di 'conservali per un giorno di pioggia'.

 

La forza di pace venne massacrata in appena due mesi, e questo fu più che sufficiente per far dichiarare all'ICW che "l'Inghilterra era una causa persa. Il meglio che si poteva fare era contenere la minaccia." Abbandonato di nuovo, il governo inglese durò altri cinque anni. Infine, l'assassinio di Barty Crouch e la distruzione della sede del Ministero fecero piombare l'Inghilterra nell'anarchia.

 

La Gringott chiuse la filiale di Diagon Alley, perchè una banca in territorio di guerra è un bersaglio troppo facile. L'economia collassò e a pagare furono i più deboli. Voldemort promise cibo, alloggio e protezione a chi avesse preso il Marchio, a patto che almeno uno dei due genitori fosse un mago. Già... un bravo filantropo, no? Con ciò, costruì un vero e proprio esercito.

 

Silente era l'unico ancora abbastanza organizzato per opporsi al suo potere. Aprì le porte di Hogwarts a chi chiedeva asilo. Veniva fatto un esame col Veritaserum per accertarsi che non fossero spie o infiltrati. Le barriere perimetrali vennero estese e rinforzate. Le aule si trasformarono in dormitori. Persino i corrdoi si trasformarono in dormitori. Hogwarts non era più una scuola. Era diventato un rifugio per chi chiedeva aiuto. La bella scuola, che ti aveva accompagnato per buona parte della tua esistenza, non esisteva più. Quello era allora, questo è oggi!

 

Sospiri. Ti concedi qualche secondo per metabolizzare il tutto. Senza un Harry Potter di un anno a fermare il suo cammino, questo è stato il destino dell'Inghilterra. "Cosa posso dire? Da noi non è successo tutto quello che è successo qui. E' stata una brutta guerra, ma impallidisce al confronto con la vostra."

 

Il Preside annuisce gravemente. Il più piccolo dei sorrisi nostalgici si fa strada nel tuo viso. "Sa, Hermione diceva sempre che la mia è solo una 'fissa di salvare la gente'. Diceva che era il lato più testardo del mio carattere, ed era il motivo per cui la gente mi amava. D'accordo, combatterò per voi, ma non combatterò per Lei! Non prenderò ordini ne tantomeno sarò soggetto a restrizioni. Combatterò come mi sento di fare!"

 

Il Preside sorride. "Hermione Granger? E' uno degli ospiti di questo castello, se vuoi incontrarla. Sarai libero di procedere come meglio vuoi. Io ti fornirò tutto l'aiuto e l'assistenza che richiedi, al meglio delle mie capacità. Potremmo anche rivelare la tua identità a coloro che vivono dentro queste mura. La notizia alla fine arriverà anche a Tom, ma dubito che potrebbe renderti un bersaglio maggiore di quanto già non sia ognuno di noi. Se non altro, gioverebbe al morale delle persone."

 

Ci pensi su. "Ancora meglio, riveli l'intera Profezia alla gente. Non dice nulla che possa aiutare Riddle ad uccidermi, così come non dice nulla che possa aiutare me. Per quello che riguarda 'il potere che l'Oscuro Signore non conosce'... bhè... gli regalerà un pò d'incertezza, e se c'è una cosa che ho imparato è che mettere Riddle sotto pressione lo obbliga a commettere errori."

 

"Come preferisci. Credo che prima sia meglio informare James e Lily della tua presenza in maniera privata. Non ho idea di come siano i tuoi genitori nel tuo mondo, ma potresti trovarli profondamente cambiati."

 

"Non ho mai conosciuto i miei genitori, Silente. Saranno diversi da ogni mio pensiero in ogni caso."

 

 

 

 

XXX

 

 

 

 

Cammini avanti e indietro lungo l'ufficio. Tutta questa nuova situazione ti ha regalato un'energia nervosa e l'imminente incontro con i Potter non aiuta. Da qualche parte nel tuo subconscio, ti ricordi che sei sopravvissuto a situazioni peggiori e che questo dovrebbe essere un momento di ansia positiva, visto che uno dei tuoi desideri più profondi sta per essere realizzato. Non è come se tu fossi al patibolo!

 

La porta dell'ufficio si apre e tu prendi un profondo respiro. Voltandoti, il tempo si ferma. Davanti a te ci sono le due persone che hai immaginato per diciotto lunghi anni. James Potter è alto più o meno come te, spalle larghe di chi ha avuto una carriera da sportivo ed un'espressione indecifrabile sul volto. Lily Potter è diversa dall'immagine che si era formata nella tua mente. Arriva poco al di sopra della spalla del marito. Nonostante i suoi occhi siano arrossati e promettano di piangere ancora entro breve tempo, il suo viso è di una bellezza e di un candore che ti colpisce in pieno petto.

 

Per un lungo, interminabile minuto, nessuno dice nulla. Poi il Preside fa capolino dietro James. "Come puoi ben capire, Harry, ho già raccontato chi sei e come sei riuscito ad arrivare fin qui. Loro erano già a conoscenza del contenuto della Profezia, e conoscono il motivo per il quale ti ho portato da noi. In questi tempi bui è una bendizione che alcuni possano godere di una seconda possibilità e liberarsi, una volta tanto, dal male che ci circonda. Per questo motivo, io invidio ognuno di voi. Vi lascio alla vostra privacy."

 

Il Preside esce e tu indichi le tre sedie accanto alla scrivania. "Forse dovremmo sederci."

 

Inizi a camminare e prendi posto. Nessuno degli altri due si muove di un passo. Poi, Lily prende per mano il marito e lo accompagna verso di te. E' un momento davvero imbarazzante. Cosa si dice a qualcuno con cui dovresti essere in stretta confidenza, ma che in realtà non hai mai incontrato? Decidi di dare voce seplicemente al tuo pensiero. "Sono stato preso alla sprovvista da questa situazione tanto quanto voi. Non ho avuto nemmeno tempo per rendermi presentabile!"

 

Lanci uno sguardo ai tuoi indumenti. Non hai nemmeno fatto in tempo a fare una doccia. Porti ancora l'armatura di pelle di Drago con cui, più o meno quattro ore fa, hai ucciso Voldemort. Speri che qualcuno dei due dica qualcosa, anche la più piccola banalità, ma James mantiene l'espressione dura ed impenetrabile e Lily sembra stia per piangere.

 

"Non ho mai avuto l'occasione di vedere di persona i miei genitori, perchè Voldemort li ha uccisi quando avevo un anno. Ho pregato molte notti per avere l'occasione di vedervi e rivolgervi la parola almeno una volta... bhè, alla fine ci sono riuscito." tenti un sorriso.

 

Nessuno dei due sembra capace di dire alcunchè. Improvvisamente, vieni colpito dalla rivelazione che la tua vista per loro è solo una tortura. Non sei il loro figlio! Loro hanno seppellito Harry diciassette anni fa. Tenti un ultimo approccio per liberarli dal mutismo nel quale sembrano sprofondati. "So di non essere realmente vostro figlio. Non mi illudo di poter cambiare cos'è successo nel passato."

 

Aspetti qualche altro secondo, ma non succede nulla. Nessuna reazione da parte loro. Il tuo sogno si sta appena trasformando in un incubo. Non è esattamente l'accoglienza che ti eri aspettato ma, pensadoci bene, cosa avresti dovuto aspettarti? "Forse non è stata una buona idea. Mi dispiace... scusatemi."

 

Inizi a camminare verso la porta, quando una voce delicata e bellissima ti ferma e ti fa voltare. "Ti prego... non te ne andare... non andartene di nuovo!"

 

Si dice che l'insensibilità sia una forma di distacco professionale, eppure ci sono cose capaci di toccare l'anima.

 

Le lacrime, che hai soppresso e trattenuto per troppo tempo, escono con prepotenza, quasi vendicandosi. Per la prima volta da tanti anni, abbassi le tue difese. Mentre senti le braccia di tua madre stringersi attorno al collo singhiozzando sul tuo petto, noti che anche James ti si è avvicinato. Con la voce leggermente roca, ti guarda negli occhi. "Mi somigli..."

 

Qualche volta persino la tua vita riesce ad essere bella.

 

 

 

 

XXX

 

 

 

 

"... e questo è tutto quello che avevo da dirvi. Ora, lascio la parola ad Harry Potter."

 

Sali sul podio riservato al Preside all'interno della Sala Grande. Osservi la folla raccolta nell'enorme stanza. I tavoli delle quattro case non ci sono più, e la gente è in piedi. Non hai mai tenuto un comizio, ed onestamente la cosa ti rende nervoso. Hai presentato la lezione quando c'era l'ES, ma lì erano una ventina le persone alle quali ti rivolgevi. Qui ci saranno dalle trecento alle quattrocento persone!

 

"Penso che il Preside abbia riassunto in maniera eccellente cos'è successo ieri. Ancora oggi, sono stupito di trovarmi qui ed ho difficoltà a credere che sia reale."

 

Il Preside ha regalato loro una speranza; il tuo compito è riportarli alla realtà prima che un idiota qualsiasi pretenda che tu sfidi Voldemort a duello. "Nel mio mondo, la guerra è stata vinta. Ciò ha richiesto il sacrificio di persone che stimavo e con cui mi sono addestrato. Il giorno in cui ho ucciso Voldemort, con me c'erano trentasei Auror addestrati per l'occasione. Erano professionisti capaci e preparati. Nonostante questo, dieci di loro non ce l'hanno fatta. Questa guerra è molto diversa da quella che ho combattuto io. Qui Voldemort ha avuto modo di organizzarsi meglio, è riuscito a reclutare un vero e proprio esercito e - parliamoci francamente - sta vincendo."

 

"Se pensate che con il mio arrivo la guerra sia ad un punto di svolta e che finisca domani, allora vi sbagliate. Se pensate che uscirò dal castello per fronteggiare il suo esercito come le leggende ritraggono Merlino, allora vi sbagliate. Sono l'unico che può ucciderlo? Sì, la Profezia dice questo, ma l'esperienza mi insegna che se si vuole inseguire un obbiettivo è necessario rimboccarsi le maniche ed agire. Io non posso risolvere tutti i vostri problemi. Al massimo, posso uccidere Voldemort. Ma sta a voi permettermi di farlo! Lui ha un esercito a circondarlo, e non posso occuparmi di quello da solo. Guardate questo castello! Ha difese solide, barriere potenti ai confini e Silente che lo protegge, ma presto o tardi Voldemort lo attaccherà. Verrà con tutte le sue truppe e sopraffarrà le difese con la sola forza dei numeri. Poi, non avrà pietà per coloro che la chiederanno. Potete prendermi in parola, l'ho già vissuto."

 

Lo sgomento e la delusione sono quasi palpabili, ma non hai ancora finito.

 

"Perchè vi sto dicendo tutto questo? Perchè la guerra è guerra, anche se la si vince. Nel mio mondo non c'era una sola persona che dubitava del fatto che sarei riuscito ad ucciderlo, ma quella convinzione non li ha salvati quando hanno fissato la punta della bacchetta dell'avversario. La situazione è questa: noi rappresentiamo l'ultima fioca luce di una candela fatta di speranza. L'Inghilterra ha perso la sua guerra, ma noi ancora no! Se noi perdiamo, lui sbarcherà sul continente e nessuno sarà in grado di fermarlo. Non voglio obbligarvi a seguirmi per combatterlo - non sono come lui – ma mi appello al vostro coraggio. Dimostratemi che siete disposti a combattere per la vostra salvezza e la vostra libertà, ed insieme arriveremo alla vittoria!"

 

Un assordante rombo di mani che applaudono e gente che urla ti accompagna durante la tua camminata fuori della Sala Grande. Questo è quasi un giorno di festa per loro. Meglio non distruggere la loro fantasia; non hanno idea di come sarà poi!

 

Una voce che non sentivi da tempo ti raggiunge. "Belle parole, ma non credo che i più ne abbiano colto la sostanza. Sei stato piuttosto ambiguo, ma nonostante questo, onesto. Piacere di fare la tua conoscenza, Harry Potter. Il mio nome è Hermione Granger." dice tendendo la mano verso di te.

 

La stringi, mentre un sincero sorriso si forma tra le tue labbra. "Per quanto possa sembrarti strano, sono felice di rivederti, Hermione."

 

 

 

Note finali:

Note dell'autore: sono molto interessato alla vostra opinione sulla storia di questo mondo. E' verosimile o solo un clichè? E ancora: l'incontro tra Harry ed i suoi genitori non mi piace un gran che, ma ho provato a risistemarlo un paio di volte ed il risultato ancora non mi soddisfa. Alla fine l'ho lasciato perchè altrimenti avreste dovuto aspettare anni per leggere il capitolo.

Harry il comiziante? Spero che abbiate capito quello che volevo che Harry dicesse: "Smettetela di frignare sulle vostre vite, prendete la bacchetta e combattete l'esercito di Riddle. Poi a lui ci penso io!"

Prima che vi facciate idee strane: Harry è potente e preparato ma, anche in questa Fic, non raggiunge la potenza di Tom. La strada è in salita per il nostro eroe, ma non incontrerà Tom per qualche altro capitolo, quindi per il momento non preoccupiamoci.

Breve spiegazione: la Confederazione Internazionale dei Maghi è una sorta di ONU del mondo magico. Esiste anche nel mondo di zia Row (credo faccia la sua comparsa nel quarto libro). La sigla sarebbe CIM... e fa davvero chifo! Ho optato per la versione inglese International Council of Wizard... ICW suona moooolto meglio!

Nel prossimo capitolo: è ora di parlare all'Ordine e spiegare un pò di cose, poi ci si inizia ad occupare degli Horcrux. A domenica prossima!

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