Recensioni Per Vacanze
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- freddymercury
- 13/10/08 - 11:08 am
- Vacanze
Leggendo ff mi è capitato raramente di non ritenermi all'altezza del commentarne. Questo è uno di quei pochi casi.
Però "Il mio cervello lo sa come e meglio di te. Ma il mio cuore piange e non mi dà pace..." è un concetto così lineare e potente da schiacciare qualunque ragione.
Però "Il mio cervello lo sa come e meglio di te. Ma il mio cuore piange e non mi dà pace..." è un concetto così lineare e potente da schiacciare qualunque ragione.
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- Miss Granger
- 10/10/08 - 08:24 pm
- Vacanze
Oh... straziantemente bello. Nonostante tutto, l'istinto materno di Molly è più forte di qualunque altra cosa. Dei pochi soldi, dei tanti (troppi) figli, del poco tempo e della tanta fatica. E riposare può servire soltanto a placare leggermente il dolore, a rinvigorire il fisico per affrontare il dolore lacerante con più forza. Ma il dolore non se ne va mai... si impara solo a conviverci.
Chissà quante ore Molly spenderà, ora che sa di aver perso un bimbo, ad immaginare come sarebbe stato. Maschio o femmina? Occhi scuri o azzuri? E il faccino? Magari ne disegnerà il viso su un foglio, fino a che i tratti della matita saranno lavati via dalle sue lacrime.
Un uomo non può capire certe cose. Neanche l'uomo migliore del mondo. Come sicuramente è Arthur.
Splendida e straziante... ed emozionante. Complimenti.
Risposta dell'Autore: Grazie per la tua recensione. Credo anche io che l'istinto materno di Molly sia più che forte: avere tanti figli con così pochi soldi e tante incertezze (Sono nati tutti prima del 31/10/81!) è certo sintomatico. E quando si è così... madre nell'animo anche l'ombra di un figlio perduto fa male.
Chissà quante ore Molly spenderà, ora che sa di aver perso un bimbo, ad immaginare come sarebbe stato. Maschio o femmina? Occhi scuri o azzuri? E il faccino? Magari ne disegnerà il viso su un foglio, fino a che i tratti della matita saranno lavati via dalle sue lacrime.
Un uomo non può capire certe cose. Neanche l'uomo migliore del mondo. Come sicuramente è Arthur.
Splendida e straziante... ed emozionante. Complimenti.
Risposta dell'Autore: Grazie per la tua recensione. Credo anche io che l'istinto materno di Molly sia più che forte: avere tanti figli con così pochi soldi e tante incertezze (Sono nati tutti prima del 31/10/81!) è certo sintomatico. E quando si è così... madre nell'animo anche l'ombra di un figlio perduto fa male.
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- mapina
- 10/10/08 - 06:26 pm
- Vacanze
Sette figli dovrebbero bastare. Invece il cuore di Molly inizia a battere subito allo stesso ritmo di quel piccolissimo cuoricino che c'è già dentro di lei. E quando quel piccolo battito si spegne, nonostante non si fosse quasi accorta della sua presenza, il dolore della perdita è lacerante. Arthur non capisce e non può capire, è una cosa al di fuori della sua portata, nonostante lo sappiamo un uomo molto sensibile. Uno scorcio molto triste, ma incredibilmente reale, grazie per averlo condiviso.
Mapina
Risposta dell'Autore: Già, un uomo, anche il migliore, anche il più tenero, il più dolce, diventa padre dopo un bel po' dalla nascita del bambino. La donna, invece, è madre già quando spera di diventarlo: lo strazio della perdita è lacerante, nonostante tutte le ragioni che si possano trovare per consolarsi. Honey
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