Ranessa [Contatta]
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Storie di Ranessa
Tutto ciò che mi è concesso tenere in questa cella è una scacchiera.
«Sei venuto per giocare ancora?»
«Sì» confermò Silente. «Ma prima ho una confessione da fare».
«Perchè ti stai truccando?»
«Stiamo per uscire».
«Stiamo per andare a torturare un uomo e sua moglie».
Bellatrix finisce di pettinarsi i capelli e abbandona la spazzola sul ripiano prima di voltarsi a guardarmi.
«Appunto».
Mia moglie mi sorride.
I babbani hanno uno strano modo di definire Praga, la chiamano città magica, ma per quanto mi sforzi non è magia ciò che percepisco camminando per le strette vie di acciottolato umido, quanto piuttosto un lieve senso di inquietudine. Ci si muove per Praga costantemente all'erta, come se si dovesse incontrare qualcosa di inaspettato dietro ogni angolo. Il Golem, forse.
(14056 parole, pubblicata 08/01/09)
«Allora posso avere i tuoi capelli?»
«Smettila».
«Perchè? Non ti diverti, Lucius?»
«No, Bellatrix. Non mi diverto». (2610 parole, pubblicata 27/11/08)
«Smettila».
«Perchè? Non ti diverti, Lucius?»
«No, Bellatrix. Non mi diverto». (2610 parole, pubblicata 27/11/08)
Carte. Sigarette. Alcol. Coltelli. Vetri.
(2643 parole, pubblicata 24/12/07)
«Dunque si diventa ciò che si è» (F. Nietzsche)
Terza classificata alla V Edizione del Concorso. (3099 parole, pubblicata 24/11/07)
Terza classificata alla V Edizione del Concorso. (3099 parole, pubblicata 24/11/07)
«Se continui così, Rodolphus, un giorno finirai ad Azkaban».
Non ci resta che aspettare che vengano a prendere il prossimo.
Domandarci silenziosamente chi sarà. (1889 parole, pubblicata 11/11/07)
Non ci resta che aspettare che vengano a prendere il prossimo.
Domandarci silenziosamente chi sarà. (1889 parole, pubblicata 11/11/07)
«Non hai mai visto la tua ombra prima d'ora?»
«Non ho mai pensato che potesse essere più viva di me».
Kingsley Shackelbolt e Antonin Dolohov. Gesti e parole. (1670 parole, pubblicata 25/08/07)
«Non ho mai pensato che potesse essere più viva di me».
Kingsley Shackelbolt e Antonin Dolohov. Gesti e parole. (1670 parole, pubblicata 25/08/07)
Materializzarsi è rendere noti i nostri spostamenti all'Oscuro. Subire direttamente il rigido controllo del Marchio. Camminare è inquietudine, segreto, agitazione.
(1944 parole, pubblicata 04/01/07)
Perchè tutti credevano che sarei stato un Serpeverde. Davvero tutti.
(2624 parole, pubblicata 08/10/06)
Alastor si osserva le mani silenzioso per qualche istante prima di cominciare a parlare, quasi cercasse una risposta tra le cicatrici chiare della sua pelle.
(870 parole, pubblicata 21/08/06)