Note alla storia

Autore/data: Ida59 – 11 - 20 gennaio 2013
Beta-reader:nessuno
Tipologia:flash-fic
Rating:per tutti
Genere:introspettivo, drammatico, romantico
Personaggi: Severus, Personaggio originale
Pairing: Severus/ Personaggio originale, sì, ormai è proprio così.
Epoca: Post 7° anno
Avvertimenti: AU
Riassunto:La maschera cade, infranta. E nasce il sorriso.  È il seguito di “Pensieri come parole”
Parole/pagine:  409/1.
Nota: Storia scritta per la sfida “Sette giorni per un sorriso”lanciata da “Il Calderone di Severus”

Maschera infranta

 
La maschera, che per tutta la vita Severus aveva sempre premuto sul volto a reprimere e controllare ogni emozione e sentimento, era stata infranta e distrutta dalle zanne avvelenate di Nagini cui aveva offerto la vita per salvare quella del ragazzo che non sarebbe mai stato suo figlio.
La vita, però, Nagini non era riuscita a strappargliela via, miracolosamente salvata da lacrime di fenice, ultimo anelito vitale di un’amicizia, di un affetto paterno, di un sereno sguardo azzurro colmo di sorriso.
La sua impenetrabile maschera, invece, si era infranta in argentei fili di memoria, ricordi d’amore e di dolore, strazianti lacrime di sangue a pagare con la vita le sue imperdonabili colpe.
Così Elyn - la Guaritrice del San Mungo che lo aveva accolto e a lungo aveva combattuto al suo fianco per salvargli la vita - aveva potuto vedere tutta la verità nascosta negli occhi neri del mago, sbarrati nel delirio della rovente febbre avvelenata: aveva scoperto l’uomo distrutto dai rimorsi, l’uomo che aveva rinunciato a vivere e solo continuava ostinato a compiere il suo dovere alla ricerca di un’impossibile redenzione, di un perdono che lui stesso non riusciva a concedersi.
L’uomo che credeva di non aver più diritto ad amare e riteneva di non meritare l’amore di nessuno.
Elyn, invece, gli sorrideva. Continuava a sorridergli.
Gli sorrideva con l’amore che nessuno gli aveva mai dato prima.
Non era il sorriso colmo d’affetto impaurito di una madre che ingannava il marito sulla vera  e magica natura del figlio.
Non era il sorriso ingenuo e straripante d’entusiasmo di una bimba che scopriva l’esaltante magia del suo futuro.
Non era nemmeno il sorriso sereno e pacato di un vecchio cui aveva imparato a voler bene come ad un padre.
Era il sorriso di chi comprendeva, un sorriso colmo di perdono.
Per lui.
Mangiamorte ed assassino.
Era il sorriso di una donna, un sorriso traboccante d’amore.
Per lui.
Impassibile uomo di ghiaccio che non sapeva amare e che dell’amore non era degno.
Un sorriso caldo che penetrava fino in fondo al suo cuore, un cuore che aveva cercato di uccidere e che per tanti anni aveva realmente creduto morto.
Invece era vivo, il suo cuore: era vivo, proprio come lui, come il suo corpo indisciplinato.
E voleva continuare a vivere… e imparare ad amare.
La maschera era ormai infranta: il sorriso poteva nascere, infine libero dalle catene del passato.
Severus sorrise dolcemente a Elyn, sapendo che lei avrebbe compreso.
Tutto.

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