Note al capitolo

Per questa storia abbastanza assurda mi sono ispirata a una scena di una mia rappresentazione teatrale in cui succedeva esattamente la stessa cosa... senza la magia, ovvio!!!XD




Photobucket




Mancava ormai poco agli esami dei G.U.FO. e dei M.A.G.O. e la Torre di Grifondoro era in subbuglio per i ripassi che coinvolgevano i ragazzi del settimo e del quinto anno.
Quella metà pomeriggio sembrava dovesse trascorrere in tutta tranquillità, se tranquilla poteva essere l’atmosfera che aleggiava sui ragazzi del settimo anno, capitanati da Hermione Granger: «Dovete assolutamente cominciare e seguire alla lettera questi programmi di ripasso, perché altrimenti non riuscirete a prendere i M.A.G.O….»
«Oh, calma! Non dire ‘ste cose!» fece Seamus, cominciando a fare le corna per scaramanzia, subito seguito da tutti gli altri.
«Hermione, non dire così, sai anche tu che non è vero!» intervenne Ginevra.
Hermione sbuffò spazientita, girando loro le spalle e riprendendo a studiare Aritmanzia: non le avevano mai dato retta, non avrebbero cominciato certo ora!
«Scu-scusa… mi potres-mi potresti spiegare… l’ultimo argomento di Trasfigurazione?» chiese una voce al suo fianco e, quando la riccia si girò, si trovò davanti Oliver Rivers*, con cui non aveva mai parlato nonostante frequentassero assieme Trasfigurazione e Antiche Rune.
Il giovane era completamente rosso in faccia e per questo le ricordava un po’ Ron, anche se lui non arrossiva così spesso e così tanto, soprattutto non per timidezza, come sembrava facesse il biondino davanti a lei.
«Certo, non ci sono…» s’interruppe improvvisamente: un odore acre e pungente le era arrivato sotto il naso; le ricordava qualcosa.
«Scusami un attimo» disse a Oliver, alzandosi di scatto e dirigendosi verso il divano in un angolo della Sala Comune, su cui erano seduti Seamus e Dean, che confabulavano tra loro ridacchiando dietro il libro di Trasfigurazione.
«E’ fortissima sta roba!» esclamò il moretto, tutto contento.
«Già lo… sshh! Arriva Hermione!» esclamò il migliore amico, facendo finta di ricominciare a studiare.
«Che aria tira?» chiese la Grifondoro: non le tornava per niente l’atteggiamento dei due, che mai e poi mai sarebbero stati contenti di dover studiare, in particolare Trasfigurazione, in cui entrambi non andavano molto bene.
«Tutto calmo» disse Thomas, alzando leggermente lo sguardo.
«Ma davvero?» Hermione sollevò il sopracciglio, cercando di guardare oltre la barricata del libro, da cui, all’improvviso, uscì un filo di fumo. «Sigarette? Ma siete pazzi?! Accio!» esclamò la ragazza prendendola al volo. «Allora non sono stata chiara? Voi dovete studiare!»
«Ma no, era così per…» cercò di difendersi Seamus, anche se inutilmente.
«Questa non è una vacanza! Questo è il nostro futuro!» esclamò, lanciando la canna in direzione del camino. Era disgusta al solo pensiero che qualcuno potesse pensare di fumare in un ambiente chiuso, soprattutto perché in presenza di ragazzini.
Immediatamente, la maggior parte dei ragazzi più grandi presenti, che aveva tenuto d’occhio la situazione, si slanciò cercando di afferrare per primo la sigaretta, lanciando un grande «Noo!».
Hermione, che aveva ancora in mano la bacchetta, decise che era ora di avere un po’ di serenità: «Aresto momentum!». Istantaneamente, tutti coloro che si erano lanciati sulla canna si bloccarono a metà del movimento ed Hermione, soddisfatta, si girò verso Oliver che ancora la aspettava: «Vogliamo cominciare?» chiese sorridendo.

Note di fine capitolo

*Oliver Rivers è un personaggio dello stesso anno di Harry, Ron e Hermione, inventato da J.K.Rowling e mai inserito nei libri. (Pottermore, l’elenco dei 40 nomi originali)

Posta una recensione

Devi fare il login (registrati) per recensire.