Note alla storia

Storia terza classificata al contest Uno per tutti: un giorno per iniziare...
La campagna scorreva velocemente al di là del finestrino, avvolta in una leggera nebbiolina. Il treno a vapore, da poco partito da Londra, avanzava rapidamente, innalzando nuvole di fumo nero. In uno degli scompartimenti, quattro ragazzi avevano sistemato i loro bagagli e si erano accomodati nei sedili, raccontandosi le ultime novità. James Potter si ordinava invano i capelli, parlando dell’ultima partita di Quidditch a cui aveva assistito, insieme al padre; Sirius Black commentava e faceva domande, interrompendo spesso l’amico; Remus Lupin lo ascoltava con aria assente, mentre Peter Minus pendeva letteralmente dalle labbra di James.
Il carrello dei dolci li distrasse dalla conversazione ed ognuno impegnò i minuti successivi a gustare i diversi tipi di caramelle che avevano acquistato. Nelle Cioccorane, Peter trovò la figurina di Paracelso che mancava alla sua collezione ed esultò soddisfatto.
Mentre la sera scendeva e il buio confondeva i contorni del paesaggio, James estrasse dalla propria borsa un libro rilegato in pelle marrone, sul cui dorso spiccavano lettere dorate. Inizialmente, nessuno gli prestò molta attenzione, ma quando fu chiaro che James non aveva alcuna intenzione di smettere di leggere, Sirius sbottò:
“Lo sai, James, assomigli a Mocciosus: sempre con il naso infilato in un qualche vecchio libro!”
“Ehi, non offendermi!” rispose immediatamente l’altro. “Per tua informazione, questo libro non è per niente vecchio: mio padre me lo ha regalato il mese scorso, appena è uscito.”
“E si può sapere che cos’ha di tanto interessante? Non ti ho mai visto leggere così avidamente.”
Sospirando, James chiuse il libro e mostrò la copertina agli amici; i tre ragazzi allungarono il collo e lessero insieme, a voce alta: Poteri che non sapevate di avere: cosa farne ora che avete aperto gli occhi.
“Interessante.” Commentò sarcastico Remus.
“Invece, è molto avvincente: se scopri di avere un nuovo potere e sai come utilizzarlo al meglio, puoi ottenere tutto ciò che vuoi. Non so: ragazze, soldi, successo.”
“E tu hai un nuovo potere?” chiese il Licantropo, in tono scettico.
“No, il problema è proprio questo. Sono comunque sicuro che quando scoprirò di avere qualche dote eccezionale, questo libro mi aiuterà a sfruttarla al meglio e la Evans cadrà ai miei piedi.”
Remus alzò gli occhi al cielo, rassegnato.
“Se proprio lo vuoi sapere, l’unica dote eccezionale che hai è quella di essere amico mio.” Sentenziò sicuro Sirius.
“Sempre modesto, vero Sirius?” lo canzonò Remus.
“Dico solo la verità.”
“Pensa pure quello che vuoi: un giorno sarai tu a ed essere fiero di poterti definire mio amico.” Ribatté James.
“Quel giorno non arriverà mai!” rispose Sirius, ridendo.
“Allora ti propongo una sfida.”
“Quale?”
“Chi dei due dimostrerà di avere una dote eccezionale o un nuovo potere migliore di quello dell’altro, potrà comandarlo fino alla fine dell’anno.”
“Mi piace.”
“Io sento odore di guai, invece.”
“Non ti preoccupare, Remus: tu sarai il giudice. Sarai tu a decidere chi vincerà.”
“Io, nelle vostre scommesse, non voglio entrarci: finiscono sempre male.”
“Posso farlo io il giudice, se volete.” Intervenne timidamente Peter.
James e Sirius si scambiarono un’occhiata e poi James aggiunse:
“D’accordo, Peter: tu lo puoi aiutare.”
Peter Minus batté le mani entusiasta per l’incarico ricevuto e Remus non poté fare altro che scuotere la testa e accettare controvoglia il ruolo di giudice.
Sirius continuò a stuzzicare James per il resto del viaggio, ciò nonostante il giovane mago non gli prestò attenzione, concentrato com’era nella lettura del suo nuovo libro.
“Remus, credi che vincerei la scommessa se riuscissi a far scomparire Mocciosus per sempre?” chiese Sirius, ad un certo punto.
“Credo piuttosto che ti cacceresti in un brutto guaio. Tanto ci sei abituato.” Replicò Remus con calma.
“Il solito guastafeste!” lo rimbeccò Sirius.
Poco dopo, raggiunsero finalmente la stazione di Hogsmeade.
Mentre scendevano dal treno, James si affiancò a Remus e gli sussurrò:
“Secondo te, quale sarebbe un potere veramente eccezionale, uno che potrebbe fare colpo sulla Evans?”
“Tu farai colpo su Lily Evans quando comincerai a mettere la testa a posto e questa scommessa con Sirius di certo non aiuta.” Rispose in tono autoritario Remus.
“Non ti stanchi mai di fare il bravo ragazzo?”
Remus sospirò e accelerò il passo, poi si girò a guardare l’amico e con un ghigno aggiunse:
“Io, comunque, sono il giudice e devo essere imparziale!”
James lo raggiunse subito e gli assestò una pacca sulla schiena che fece traballare il Licantropo.
“Ehi, voi due, non tramerete alle mie spalle, vero? Remus, tu devi essere imparziale!”
“E lo sarò, stai tranquillo, Sirius. Poi, c’è anche Peter che deve decidere insieme a me.”
Il piccolo mago sorrise, compiaciuto di tanto potere.
Il buio era già fitto e i quattro amici si assicurarono una carrozza che li portasse al castello. Un nuovo anno stava per iniziare ad Hogwarts e loro ne erano entusiasti.

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