Note al capitolo

Questa è la terza fanfic della serie "Pensieri...", questa volta incentrata su Peter Minus, un personaggio del tutto nuovo per me.
Spero vi piaccia!
Correva, Codaliscia, correva.

Le corte zampette scivolavano sulla superficie viscida del tubo mezzo rotto, lungo la strada buia delle fogne.
Lo sapeva! Finalmente avrebbe potuto dare al suo signore l'informazione che tanto desiderava.

Avrebbe portato il suo padrone là dove voleva, fino alla sua vittoria, e sarebbe stato onorato, sì! Onorato ed elevato sopra tutti gli altri. Finalmente, il Signore Oscuro avrebbe riconosciuto il suo valore, avrebbe compreso la sua abilità!

Peter Minus, la spia! Con quanta destrezza, con quanta maestria si era infiltrato nell'Ordine della Fenice, e nessuno aveva mai sospettato di niente. Chi avrebbe detto che proprio lui, l'ingenuo, lo sciocco Codaliscia, sarebbe stato colui che li avrebbe portati alla rovina? Lasciandosi trasportare dalla foga, lodò la sua stessa bravura come spia, immaginando la gloria e le ricompense che avrebbe avuto dal suo padrone.

Il ratto svoltò in un angolo ancora più buio, scivolando via dalle fogne per entrare in un sentiero fangoso.

Si sarebbero ricreduti su di lui, tutti quanti! Sirius non lo avrebbe più preso in giro, d'ora in poi! Remus non lo avrebbe più guardato con quell'aria di compassione che gli dava tanto fastidio, James non avrebbe più cercato in lui un pubblico adorante per le sue prodezze! E Lily...

Codaliscia sentì una stretta al petto, come se qualcuno gli stesse annodando le viscere. E Lily...
Ebbe una visione fugace della donna con in braccio il suo bambino, stretto al seno con tenerezza. Lo cullava dolcemente, per poi voltarsi e sorridere all'uomo al suo fianco.
A James.

Codaliscia accelerò il passo, ansimante, col cuore che batteva più forte che mai nel suo corpicino peloso.
Sciocchi! Erano tutti degli sciocchi, pensò. Il Signore Oscuro stava vincendo, stava conquistando tutto, non potevano negarlo. A che cosa serviva resistere?

L'Ordine della Fenice avrebbe perso, era solo e soltanto una messinscena. Poteva predicare quanto voleva sull'amore e l'amicizia, Albus Silente, eppure nemmeno nel suo stesso gruppo c'era l'unità.

Era la paura, pensò Codaliscia. Da quando il Signore Oscuro aveva cominciato a dare la caccia a James e Lily, la paura di un traditore si era insinuata tra di loro. Nessuno si fidava più di nessuno, Sirius sospettava di Remus, Remus di Sirius, tutti si guardavano con diffidenza, e l'Ordine si stava disgregando lentamente dall'interno, pronto a crollare al minimo colpo.

Ma lui no, non sarebbe crollato!

Lui, Codaliscia, si sarebbe salvato, era passato dalla parte dei vincitori, ed avrebbe vinto, lui solo!
Non voleva cadere, l'idea della morte lo terrorizzava più di qualsiasi altra cosa...

Era arrivato. Riprese le sue sembianze in un istante, prima di presentarsi davanti al suo padrone.

«Lo so, mio Signore» farfugliò, a testa bassa «so dove si nascondono i Potter».

Note di fine capitolo

Spero vi sia piaciuta!
Mi raccomando, recensite in tanti! :D

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