Note alla storia

Note:
Una delle mie pochissime storie shonen - ai ( ma non è detto che non diventino di più :D) su una coppia che è praticamente canon – seppure post- sagaXD - : Gellert Grindewald e Albus Silente
Ho voluto descrivere il perdurare nel tempo del loro legame nel tempo, nonostante gli eventi e gli anni; legame che, tutti gli anni, si rinnova attraverso il ricordo ingiallito di un Natale lontano, e che ogni anno torna per dare ad Albus un fremito al cuore.
L’avviso What-if? Indica che, nonostante io sia a conoscenza del fatto che Albus e HGellert non abbiano mai vissuto un Natale insieme, ho voluto lo stesso supporre cosa sarebbe accaduto nnel caso lo avessero fatto! Grazie a S0emme0S per avermelo fatto notare su EFP, altrimenti avrei dimenticato di spiegare l’avviso nelle note! :D
E l’ultima frase è lì perché, in fondo, quel filo che ancora lo tiene legato al passato non è solo la fantasia nostalgica di un vecchio mago… in fondo, nel Mondo Magico è possibile – quasi – tutto.
Fatemi pure sapere che ne pensate!
Un bacio vischioso(XD)!

Regali di Natale

 

“Mi ritiro nel mio studio, Minerva. Scenderò volentieri per pranzo.“
“Come vuoi, Albus. Ti aspetteremo in Sala Grande. “
Il tono austero di Minerva McGrannit assunse una venatura stranamente dolce nel rivolgersi al Preside di Hogwarts. La grande considerazione che aveva dell’uomo – del mago, dell’amico fidato –  spesso aveva la meglio sulla sua compostezza. Si concesse un sorriso, guardando l’anziano preside salire le scale.
Tutte le mattine di Natale, da tempo immemore per i più, Albus Silente si recava nel suo studio, sigillandosi dietro la porta. Nessuno sapeva cosa facesse, quale senso avesse quella sua misteriosa abitudine; del resto, ad accorgersene erano stati prevalentemente quelli a lui più vicini, come la stessa Minerva, o il professor Piton. Albus era un tipo molto riservato, nonostante la grande popolarità nel Mondo Magico, e amava serbare per sé molto di ciò che pensava o faceva.
Minerva scosse il capo, allontanandosi; in fondo, erano affari del Professor Silente, e non stava certo a loro giudicare il suo comportamento.

Albus Silente entrò nel suo studio, chiudendosi la porta alle spalle. I mille alambicchi scintillavano sotto i tenui raggi del sole di primo mattino che entrava dalla finestra, le cui pesanti tende erano state spostate con un colpo di bacchetta. Si sedette alla sua scrivania, scansando delicatamente con una mano gli oggetti di ogni tipo che la ingombravano. Si chinò, e fissò la cassettiera, concentrato; tra gli altri cassetti, ne apparve uno completamente di cristallo. Accanto a lui, Fanny tubò, incassando la testa nelle piume, e chiuse gli occhi.
Il Preside sorrise mentre lo apriva. Tirò fuori, tra i tanti libri stipati lì dentro – almeno sei o sette in tutto – un tomo abbastanza corposo dall’aria decisamente antica. Ne sfiorò la copertina con le mani rugose.
Che avrebbe detto la comunità magica se avesse visto cosa nascondeva i quel cassetto, in mezzo a quei libri che profumavano di viole? Quasi gli venne da ridere a quel pensiero. Aprì il libro in un punto in cui c’era incastrato qualcosa tra le pagine, una specie di segnalibro.
Come tutte le mattine di Natale, Albus Silente riceveva il suo regalo. Un regalo che veniva direttamente dal passato.
Prese la fotografia dalle pagine del Magia Oscura e Chiromanzia – guida teorica illustrata, e se la portò alle labbra, senza guardarla. All’interno di essa, un giovane dall’aria decisamente allegra sventolava una bottiglia di Whisky Incendiario sopra la testa, mentre una ragazzo dalla folta zazzera rossa gli dava una sonora pacca sulle spalle. Sembravano divertirsi un mondo, e si guardavano, ebbri di alcol e d’emozione.
“Buon Natale, Gellert.“ sussurrò, il respiro mozzato, gli occhi che parevano essersi improvvisamente velati di malinconia.
Risistemò la foto all’interno del libro, chiudendolo con cura, e lo ripose delicatamente nel cassetto, che scomparve come se non fosse mai esistito. Si alzò, tirando le tende della finestra. La stanza precipitò nell’ombra.
Si avviò verso al porta; Fanny tubò, fermandolo sulla soglia.
“Giusto, perdonami. Buon Natale anche a te, Fanny, mia fedele amica.“
Uscì, chiudendo di nuovo la porta. I Gargoyles avrebbero fatto come sempre da guardia al suo studio. Adesso era il caso che si sbrigasse; di certo doveva essere atteso in Sala Grande per il consueto pranzo di Natale.
Uno stupido, vecchio mago sentimentale, ecco cos’era. Si passo delicatamente una mano sugli occhi, mentre scendeva le scale.

 

 

“…buon Natale a te, Albus.

 

Note:

Una delle mie pochissime storie shonen - ai ( ma non è detto che non diventino di più :D) su una coppia che è praticamente canon – seppure post- sagaXD - : Gellert Grindewald e Albus SilenteJ
Ho voluto descrivere il perdurare nel tempo del loro legame nel tempo, nonostante gli eventi e gli anni; legame che, tutti gli anni, si rinnova attraverso il ricordo ingiallito di un Natale lontano, e che ogni anno torna per dare ad Albus un fremito al cuore.
L’avviso What-if? Indica che, nonostante io sia a conoscenza del fatto che Albus e HGellert non abbiano mai vissuto un Natale insieme, ho voluto lo stesso supporre cosa sarebbe accaduto nnel caso lo avessero fatto! Grazie a S0emme0S per avermelo fatto notare, altrimenti avrei dimenticato di spiegare l’avviso nelle note! :D
E l’ultima frase è lì perché, in fondo, quel filo che ancora lo tiene legato al passato non è solo la fantasia nostalgica di un vecchio mago… in fondo, nel Mondo Magico è possibile – quasi – tutto.
Fatemi pure sapere che ne pensate!
Un bacio vischioso(XD)!

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