Era buio, tutto il paese ormai dormiva da molto, solo una casa, in cima alla collina era illuminata.
All’interno si erano riuniti molti uomini e donne con tuniche lunghe e nere. In una stanza chiusa erano presenti quattro persone, delle quali una era seduta su una sedia un po’ rialzata.
?: Allora, hai preparato i veleni che ti ho chiesto?
?: Certo, solo che non so con certezza se funzionano come desideri… ci vorrebbe una cavia!
?: Giusto, usa pure quello la…
L’uomo seduto ne aveva indicato un altro che era dalla parte opposta della stanza.
?: No… la prego lord Voldemort… io le sono sempre stato fedele e devoto…
V: Per questo ho scelto! Visto che mi sei così fedele non ti dispiacerà essere usato per una mia causa!
?: Io…
Voldemort: Oh, insomma, Lucius fallo ragionare tu!
Lucius: Certo, con piacere! Fai quello che ti è stato ordinato senza storie Conner!
Conner: Perché non lo fai tu visto che ti sembra tanto giusto!?
?: Oh, insomma ho fretta!
La ragazza che reggeva le boccette di veleno si stava spazientendo, tirò fuori la bacchetta dal lungo mantello nero e la puntò verso Conner.
?: IMPERIO… bene, ora vieni qui…
L’uomo si mosse in maniera innaturale verso la ragazza e gli si piazzò davanti.
?: Ok… ora bevi questo…
Conner bevve lo strano infuso rosino che gli porse la ragazza. Passò poco tempo e non successe nulla.
Voldemort: Allora… cosa dovrebbe accadere?
?: Aspetta ancora TRE… DUE… UNO…
L’uomo cadde a terra rivoltandosi dal dolore, molte ferite si aprirono sul suo corpo fino a che le ferite furono troppe e troppo profondere per sopravvivere.
Voldemort: Benissimo… complimenti! Sei stata molto brava!
Rideva Voldemort guardando il corpo dell’uomo ormai senza vita.
?: Cavolo! Ora non ho più cavie per i miei veleni! Almeno che tu Lucius non mi voglia aiutare!
Lucius: No, grazie! Declino l’offerta, ma se lo desideri ti posso portare altre cavie!
Voldemort: Si dai, voglio vedere i frutti del tuo lavoro!
?: Mi dispiace ammetterlo ma il veleno che mi avevi chiesto non è ancora pronto, mi manca un ingrediente, un tuo seguace lo sta prendendo per me!
Voldemort: Che veleno? Ne hai cinque in mano e uno lo hai già usato!
?: Acuta osservazione, ma tu mi hai chiesto sette veleni! Non ho potuto fare quello che ti uccide lentamente senza che te ne accorga, forse è meglio se gli trovo un nome, comunque mi manca il Lagotubero, è molto raro e io non lo ho nelle mie scorte personali!
Voldemort: Poco male! Intanto mostrami quelli che hai preparato!
?: Con molto piacere! Lucius, di grazia, portami cinque uomini e falli venire qui!
Lucius: Subito signorina!
Lucius tornò poco dopo accompagnato da cinque uomini spaventati. Sapevano già cosa li attendeva, una morte orrenda e piena di sofferenza.
?: Bene, avanti il primo!
La ragazza iniziò a dare i veleni agli uomini. Gli effetti erano terribili, tutti diversi, tutti orribili a vista e molto dolorosi per chi ne subiva gli effetti.
Voldemort: Eccellente… sei bravissima MEROPE! Li hai uccisi tutti da sola senza nemmeno toccarli…
Bussarono alla porta e una donna, non molto bella, entrò nella stanza a testa bassa.
?: Signorina Merope…
Merope: Dimmi Antrix… hai trovato il Lagotubero, vero!?
Antrix: No signorina, non l’ho trovato! Nessuno lo ha e nessuno sa dove trovarlo… vi chiedo perdono…
Merope: Cosa?! Tu… incapace… CRUCIO…
La donna cadde a terra contorcendosi dal dolore, Merope aveva gli occhi fissi su di lei, la sua espressione non esprimeva odio o rabbia, ma piacere.
Voldemort: Basta così! Ha capito! Tornerà a cercare quello che ti serve subito!
Merope: …
Merope scostò la bacchetta e la donna smise di contorcersi e si rialzò.
Merope: Vai! Ho bisogno di quel ingrediente subito! Ti concedo due giorni… anzi no, solo uno! Sbrigati!
Antrix: Si signorina! Vado subito!
Antrix si smaterializzò e Merope rimase sola con Voldemort e Lucius.
Voldemort: Ho un lavoro da darti!
Merope: Certo, di che si tratta? Hai bisogno di un veleno?! O un antidoto?! O magari di una pozione?!
Voldemort: Niente di questo!
Merope: Allora…
Voldemort: Voglio che tu uccida Harry Potter e che indebolisca Silente… voglio che tu impari a uccidere, a essere spietata, non mi interessa come farai… ma devi uccidere il ragazzo senza l’aiuto di pozioni o veleni! Dimostrami che puoi e che sai uccidere!
Merope: Ma cosa dici?! Io so già uccidere! Solo oggi ho ucciso sei persone…
Voldemort: Ma non per mano tua, o almeno non direttamente, ma per mano di veleni…
Merope: Preparati da me, comunque non posso farlo! Anche perché loro sono a Hogwarts e io non posso entrarci…
Sul volto di Voldemort si formò un ghigno.
Voldemort: TU puoi andare a Hogwarts! Lucius ha già sistemato tutto! Dall’inizio del nuovo anno scolastico, anche tu sarai una studentessa di Hogwarts!
Merope: mmm… si potrebbe anche fare… ma Silente non mi accetterà mai… come la metti con questo?
Voldemort: Non devi preoccupartene, ha pensato anche a questo Lucius! Dopo ti racconterà la storiella che devi dire a chi te lo domanda!
Merope: Ok! Allora dal 1° settembre anche io sarò una studentessa di Hogwarts!
Voldemort: Già, una studentessa molto bella del sesto anno! A proposito, ho già disposto che Severus ti tenga d’occhio e che ti aiuti con gli insegnanti noiosi e che Draco ti aiuterà, in caso di necessità, con Potter!
Merope: Tutto sistemato allora…
Voldemort: Esatto!
Merope: Bene! Mi sembra una sfida interessante! Andiamo Lucius!
Lucius: Dove!?
Merope: A Diagon Alley naturalmente! Non vorrai che mi presenti a Hogwarts senza niente?!
Lucius: Giusto… allora vieni che andiamo subito!
Merope: Si!
Merope e Lucius stavano per uscire ma Voldemort li fermò.
Voldemort: Mi raccomando Merope fai attenzione, non essere impulsiva, non devono sospettare, per nulla al mondo, di te!
Merope: Non preoccuparti! Non sarò impulsiva! Ci vediamo! Ciao PAPA’!